Chiusa Pesio: restaurata l’antica tela raffigurante la “Madonna con Bambino, con Sant’Anna e San Gioacchino”

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L’antico dipinto raffigurante la “Madonna con Bambino, con Sant’Anna e San Gioacchino”, posto al centro della chiesa di Sant’Anna, situata appena fuori dall’abitato di Chiusa di Pesio, lungo la strada che conduce verso l’alta Valle Pesio, è stato restaurato. L’intervento di recupero, curato dalla Compagnia del Restauro di Mondovì, è stato possibile attraverso una donazione di circa 6 mila euro degli Amici di Sant’Anna e, in particolare, grazie ai fondi raccolti durante i sentiti festeggiamenti dedicati alla co-patrona di Chiusa di Pesio.

Sabato 1, domenica 2 e domenica 16 agosto dalle 16 alle 19 le porte di Sant’Anna verranno aperte per permettere al pubblico e agli affezionati fedeli di visitare la chiesa e ammirare la tela ovale presente al centro del singolare altare caratterizzato da medaglioni raffiguranti scene della storia della santa.
“Un’ottima notizia per il patrimonio storico e artistico della nostra valle”, commenta Daniela Giordanengo, assessore alla cultura e alla comunicazione. “A nome del sindaco e di tutta l’amministrazione, rivolgo un grande grazie agli Amici di Sant’Anna che, con risorse proprie, impegno e sensibilità, hanno restituito alla collettività un prezioso pezzo di storia”. Grande gioia da parte degli Amici, che presto si costituiranno associazione: “Ringraziamo di cuore tutti i benefattori, l’amministrazione comunale, il responsabile dell’Ufficio Tecnico Marco Audisio e le signore che si sono prodigate a pulire la chiesa in vista dell’apertura. È un momento che aspettavamo da tempo e di cui siamo molto felici. Attraverso le donazioni raccolte, il nostro intento è quello di continuare con l’opera di restauro della Chiesa di Sant’Anna a cui siamo particolarmente affezionati. Ora invitiamo tutti a venirla a visitare nelle prossime giornate di apertura straordinaria”.

“L’intervento è stato abbastanza complesso”, spiega Pier Franco Nicola, restauratore direttore tecnico, “perché il dipinto presentava estesi fenomeni di ossidazione e sbiancamento, in particolare nella parte alta in cui vi erano due putti, ora tratteggiati sommariamente per non disturbare l’occhio che scorre sulla tela. Lo stato del dipinto mal corrisponde alla sua attuale collocazione, particolare che fa presuppore che sia stato inserito all’interno della cornice, dove tra l’altro non rientra alla perfezione, soltanto in secondo momento”.

Mentre è incerta la data del dipinto, che i restauratori definiscono di buona mano e collocano approssimativamente tra la fine del 1600 e la prima metà del 1700, dalla testimonianza di Botteri nelle sue “Memorie storiche e statuti antichi di Chiusa di Pesio” sappiamo che già prima del 1506 nel luogo in cui ora sorge la chiesa vi era una cappella denominata Rocterina, con una casetta attigua che ospitava un cappellano o un eremita. Tra il 1612 e il 1700 le due costruzioni vennero sostituite dall’attuale struttura a forma quadrata con 15 metri di lato e la volta sostenuta da quattro pilastri centrali e un alloggio per il cappellano. Nel 1868 le proprietà passano in mano al Regio Demanio e poi al Comune che, nel corso degli anni ’90, effettuò alcuni lavori quali il rifacimento del tetto, il rinforzo del porticato adiacente, l’intonacatura dei muri esterni e il restauro della parte interna.

Per contribuire all’opera di restauro della chiesa, è possibile effettuare una donazione agli Amici di Sant’Anna: IT85 A087 5346 2100 0003 0112 198, Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de’ Baldi, filiale di Chiusa di Pesio

comunicato stampa