Durante l’emergenza Covid, 1120 interventi urgenti della CRI di Racconigi

Il bilancio delle attività da marzo 2020, insieme alle sedi distaccate di Barge e Paesana

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A partire da marzo 2020, il Comitato di Racconigi della Croce Rossa Italiana (insieme alle sedi distaccate di Barge e Paesana) è stato attivo e presente in prima linea per gestire l’emergenza, purtroppo ancora attuale, da Covid-19 (SARS-CoV-2). Il territorio coperto dalle tre sedi è di 17 comuni, con una disponibilità complessiva di 9 ambulanze e 10 mezzi.

Il comitato di Racconigi, in particolare, ha potuto contare sulla presenza di 4 ambulanze (di cui una utilizzata appositamente per i casi di sospetta positività al Covid-19) e 5 automobili (tra cui la Jeep Renegade concessa in uso dalla società di noleggio a lungo termine Leasys della FCA-Fiat). Sono stati senza dubbio mesi intensi: le tre sedi hanno infatti prestato soccorso sanitario urgente 1120 volte (368 solo a Racconigi), con 211 interventi Covid-19 positivi.

I servizi dialisi sono continuati regolarmente, mentre i trasporti per le visite mediche sono calati drasticamente a causa di tutte le restrizioni legate al contenimento dell’epidemia, il tutto per un totale di circa 238.000 km. Le giornate sono state colme di lavori ed impegni; oltre alle ordinarie attività i volontari, coordinati dal Presidente Livio Ferrara, hanno messo a disposizione il loro tempo per aiutare la popolazione in diversi ambiti, a partire dal rilevare la temperatura corporea ad ogni lavoratore a inizio turno in alcune aziende del territorio, fino alla consegna di materiale didattico (computer, tablet, ecc.) agli studenti che non ne avevano disponibilità.

Hanno inoltre consegnato effetti personali a pazienti Covid positivi ricoverati in ospedale (i familiari, in quarantena fiduciaria, non ne avevano la possibilità) e hanno mappato e monitorato i bisogni della popolazione contribuendo con la distribuzione di 467 pacchi viveri. Altra attività felicemente portata a termine è stata la ricongiunzione dei legami familiari di una ragazza minorenne di nazionalità straniera (con la famiglia residente nel nostro territorio) che era giunta per esigenze sportive in un Paese extra-europeo, luogo in cui è rimasta bloccata a causa delle misure di confinamento (lockdown).

Dopo varie difficoltà legate al sistema burocratico si è riusciti a riunire la famiglia. La ragazza ha effettuato la quarantena fiduciaria come richiesto dalle misure di contenimento della pandemia da Covid-19. È stata una grande soddisfazione per tutto il Comitato sapere del rientro a casa della ragazza, e lo è stato in particolare per il responsabile della Protezione Civile Gionatan Azzan, che si è prodigato in primis per il buon fine del ricongiungimento, occupandosi dei contatti con le autorità nazionali e straniere svolgendo a buon fine anche le parti burocratiche.

È stato un periodo di coesione e aiuto reciproco tra le diverse associazioni di volontariato del territorio: l’associazione giovanile “Tocca a Noi” ha dato un grande aiuto con l’iniziativa “Gli angeli della spesa” (servizio rivolto alle persone anziane o malate) grazie al quale sono state completate 192 consegne di farmaci a domicilio e 420 consegne di spesa alimentare.

Altra collaborazione è stata quella con i volontari della Protezione Civile comunale, con cui è stata effettuata la distribuzione delle mascherine della Regione Piemonte. Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, ha deciso di dare un titolo a questo periodo: l’ha chiamato “Il tempo della gentilezza”, ed effettivamente è stato proprio così, a partire dai volontari CRI. Tutto ciò è stato infatti possibile grazie soprattutto all’impegno incessante di ben 84 volontari, che hanno messo da parte le proprie paure per mettersi a disposizione del prossimo. Grande importanza è stata rivestita dai giovani, presenze costanti che con sacrificio e spirito di solidarietà hanno fatto il possibile per sostituire i volontari più anziani o che per motivi personali hanno preferito non prestare servizio in questa situazione di emergenza.

Hanno dato senza dubbio il loro contributo anche gli otto ragazzi del servizio civile (nonostante fosse stata data loro la possibilità di rimanere momentaneamente a casa) che hanno aiutato il comitato a garantire la copertura dei servizi e a mantenere la giusta igiene all’interno della sede. La popolazione locale, ognuno nel proprio piccolo, ha dato il suo contributo: sono state una decina le domande di “volontario temporaneo” e numerosissime sono state le donazioni, da parte di privati e di aziende, di tute e mascherine.

Uno dei punti più drammatici di questi mesi è stato infatti l’approvvigionamento di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), fondamentali per garantire ai soccorritori di agire in sicurezza. A questo proposito è stata anche lanciata una raccolta fondi (tuttora aperta) sulla piattaforma GoFundMe dal titolo “Aiutaci ad aiutare: sosteniamo la CRI di Racconigi”, sponsorizzata soprattutto sulle pagine Facebook e Instagram del comitato. I social sono stati fondamentali in questo periodo, hanno rappresentato infatti il metodo più semplice e veloce per raggiungere la popolazione e renderla a conoscenza del costante lavoro svolto sul territorio.

L’emergenza non è ancora finita, ma noi siamo presenti. L’esperienza di questi mesi assicurerà al nostro territorio una risposta ancora più pronta, a beneficio della popolazione“.