“Ospedale di Saluzzo, a rischio la terapia intensiva”

I parlamentari della Lega Giorgio Maria Bergesio e Flavio Gastaldi in una nota: "Il Ministero chiede di rivalutare l’offerta dei posti letto di terapia intensiva programmata nei presidi di San Lorenzo di Carmagnola, Civile di Saluzzo e Santi Pietro e Paolo di Borgosesia. E il PD ora che fa?"

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Una lettera dal Ministero della Salute, inviata stamattina, arriva come una doccia fredda sulla sanità piemontese, entrando a gamba tesa sulle decisioni assunte dalla Regione Piemonte nel piano di riorganizzazione all’assistenza ospedaliera regionale, in attuazione dell’articolo 2 del DL n.34 del 19 maggio 2020: «Con grande sorpresa leggiamo nel documento che “si chiede di rivalutare l’offerta dei posti letto di terapia intensiva programmata nei presidi di San Lorenzo di Carmagnola, Civile di Saluzzo e Santi Pietro e Paolo di Borgosesia” – dicono il Sen. Giorgio Maria Bergesio e l’On. Flavio Gastaldi – una richiesta che arriva da una fredda stanza di un Ministero Romano, dove non conoscono la nostra realtà e non sanno che valenza ha avuto il nostro ospedale nel periodo dell’emergenza Covid, che già dispone di un servizio di pneumologia, strettamente collegato al CoronaVirus. L’integrazione del reparto di Terapia intensiva andrebbe ad integrare i servizi dell’Ospedale Civile».

L ’Assessore regionale alla Salute Luigi Genesio Icardi puntualizza: «La non conoscenza della sanità regionale da parte dei funzionari romani è uno dei motivi che ha portato anni fa a regionalizzare la competenza sanitaria. Ritengo che questa decisione, presa senza conoscere il risvolto strategico svolto dal presidio di Saluzzo nella lotta al Covid, sia emblematica di un approccio alla sanità territoriale che non possiamo più accettare. Certamente il Piemonte difenderà le sue scelte di politica sanitaria nell’interesse dei suoi cittadini».

c.s.