Cuneo – Il primo compleanno della Consulta Giovanile, Carluzzo: “Un anno pieno di emozioni”

Il bilancio del primo anno di attività del presidente: "Siamo cresciuti tanto, vogliamo continuare a dare il nostro contributo alla città"

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Il 29 giugno 2019 nasceva ufficialmente la Consulta Giovanile di Cuneo, con l’obiettivo di dare la possibilità ai giovani di partecipare attivamente alla vita civica della propria città. Uno strumento attraverso il quale le nuove generazioni possono far sentire la propria voce nelle decisioni che li coinvolgono direttamente. Un anno dopo la Consulta, organo affiliato all’amministrazione, che si definisce “apolitico, laico e contrario ad ogni forma di violenza e discriminazione”, è cresciuta tanto, diventando una realtà importante per la città di Cuneo, a cui è stata vicina anche nel momento più difficile dell’emergenza Covid.

“E’ stato un anno davvero ricco di emozioni – spiega il presidente Pietro Carluzzo -. Alcune sono state del tutto inaspettate, come quelle degli ultimi mesi. In questo primo anno ci sono state tante idee e condivisioni: siamo partiti con la partecipazione di una ventina di associazioni, oggi siamo a 30. Siamo cresciuti, raggiungendo ottimi risultati su più fronti”. Tra i temi in cima alla lista della Consulta Giovanile c’è quello ambientale: “E’ un argomento al quale teniamo molto: abbiamo organizzato il secondo Fridays for Future in città, che ha visto la partecipazione di circa 2000 persone. Un altro appuntamento importante, l’incontro con l’attivista Federica Gasbarro, che si sarebbe dovuto svolgere a marzo, purtroppo è saltato, ma speriamo di recuperarlo appena sarà possibile”.

Altro obiettivo della Consulta: far partecipare i giovani alla vita cittadina: “Vogliamo rendere la Consulta un bacino dove poter dire la propria, avvicinando i ragazzi alle istituzioni comunali. Ci siamo spesi molto sul fronte della comunicazione e della digitalizzazione”. E poi il lavoro: “Da questo punto di vista avevamo cominciato già prima del lockdown a parlare con le associazioni di categoria. Vorremmo che la Consulta potesse fungere da ponte tra i giovani e queste realtà che si occupano di lavoro, per far sì che i ragazzi e le ragazze possano trovare lavoro in città una volta terminati gli studi. Abbiamo dovuto fermarci per l’epidemia, vogliamo riprendere al più presto il dialogo con le associazioni”.

Ma durante questi mesi la Consulta non si è fermata, anzi: ha offerto il proprio aiuto per i senzatetto alla Casa del Quartiere Donatello, ha consegnato testi scolastici e imbustato le mascherine poi distribuite ai cittadini dalla Protezione Civile, oltre ad effettuare una donazione di 1100 euro all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo: “Abbiamo provato a dare il nostro contributo alle fasce più deboli in un periodo di grande difficoltà, con azioni di volontariato. E’ una cosa di cui siamo orgogliosi e che vogliamo continuare a fare, fornendo il nostro supporto all’amministrazione e alle realtà associative”.