Saluzzo: in Consiglio Comunale resta acceso il dibattito sul tema migranti

Botta e risposta fra Alessandra Piano e il sindaco Mauro Calderoni: "A pagare non dev'essere la comunità", "E' una battaglia di dignità, diritti e doveri"

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Il consiglio comunale saluzzese, svoltosi ieri sera 30 giugno 2020, ha visto un ennesimo acceso dibattito tra maggioranza ed opposizione sul tema migranti.

L’assessore Francesca Neberti, ha illustrato le normative vigenti in materia di accoglienza: “L’emergenza Covid-19, ha messo fortemente in evidenza le lacune di un sistema preesistente, ma noi abbiamo una normativa a cui fare riferimento nel decreto rilancio all’articolo 103 comma 20, e tutto questo va letto in stretta correlazione con quella che è la normativa regionale. Sarebbe bene che tutti i comuni lavorassero assieme per creare un sistema relativo alla manodopera degli stagionali del comparto agricolo, purtroppo abbiamo leggi ferme alla Bossi-Fini, che non ci permettono di lavorare nella giusta direzione, questa normativa non è più adatta a gestire i lavoratori stagionali ed urge una riforma”.

L’opposizione nella figura di Alessandra Piano, ha espresso il disappunto per il comportamento tenuto nei botta e risposta dei giorni passati sui giornali locali, ed interviene interpellando il sindaco Calderoni in prima persona: “Trovo grande disappunto per le risposte del Sindaco ai nostri comunicati, e mi meraviglio di te Mauro e del tuo sarcasmo gratuito, pienamente d’accordo di dover aiutare un settore forte, ma anni questi migranti sono stati illusi che a Saluzzo potessero avere vitto e alloggio gratuito, al momento queste persone bivaccano per le vie del centro, cercando casa gratis ma quest’anno a maggior ragione è un problema di salute pubblica, e a questo punto non so chi potrebbe rispondere di una eventuale zona rossa.

Trovo ancora maggiore stupore e disappunto per il fatto che, mi pare di capire, si stia cercando di puntare alla riapertura del Pas. Ci siamo chiesti come mai questi ragazzi scelgano proprio Saluzzo? Io personalmente incolperei una politica perbenista e di illusione, ma visto che il problema l’ha creato qualcuno, a pagare non deve essere la comunità”.

Il sindaco Mauro Calderoni ha rigettato le accuse, rispondendo alla Piano con tono deciso, e ribadendo i dati relativi alle aziende frutticole presenti all’interno del territorio, unico dato responsabile della presenza di migranti all’interno del paese: “La Regione e la prefettura oggi, tramite un protocollo firmato, ci hanno dato ragione e finalmente le cose cominciano a prendere il proprio posto: ognuno si deve prendere le proprie responsabilità, c’è bisogno che tutti, a capo dei comuni coinvolti, cerchi di collaborare, perché la situazione dei lavoratori stagionali non è un tema che riguarda solo Saluzzo, e non deve esserlo, perché vede coinvolti in larghissima parte anche tutti i comuni limitrofi, ed è bene che si collabori, se così non fosse, non avrebbe senso.

Per quanto riguarda le riaperture di locali adibiti all’accoglienza, non so cosa potrà accadere, ma ho in mano numerosi esposti fatti al comune ed a me in persona, di cittadini residenti nelle vicinanze di Villa Aliberti, del Pas e di Via Bagni che mi chiedono di fare qualcosa affinchè possa concludersi questo periodo. E’ una battaglia di dignità per una comunità che sta facendo grandi sforzi, ci sarebbe la necessità che ogni azienda assumesse solo i lavoratori con una dimora, o esse stesse predisponessero dimore, e c’è la necessità di una normativa che metta sullo stesso piano i lavoratori, da qualunque parte essi arrivino, non si possono dare più tutele ad un lavoratore polacco rispetto ad un africano, ribadisco che questa è una battaglia di dignità, di diritti e di doveri”.