Il fatturato di Compral Latte sale a 60 milioni. Nuovi sviluppi per la filiera piemontese che si organizza per le sfide del mercato post-Covid

I soci-produttori sono aumentati di una decina di unità (oggi sono 240) e la capacità produttiva giornaliera ha raggiunto i 5400 quintali

0
473

E’ un bilancio in crescita, attestato sui 60 milioni di euro, quello approvato lunedì 22 giugno dalla cooperativa Compral Latte. Conti in ordine dunque, con un piccolo utile di circa 130 mila euro messo a riserva dopo un altro anno di investimenti fra i quali figura anche la nuova sede che presto verrà inaugurata al Miac di Cuneo. I soci-produttori sono aumentati di una decina di unità (oggi sono 240) e la capacità produttiva giornaliera ha raggiunto i 5400 quintali. L’insieme di questi dati appare confortante soprattutto tenendo conto che il mondo Compral – come tutte le aziende – è appena uscito dal lungo tunnel dell’emergenza sanitaria che ha pesato non poco negli ultimi mesi sulla normale attività. 

L’assemblea si è tenuta al Giardino dei Tigli di Cussanio, in presenza di tutte le norme di sicurezza che gli oltre soci convenuti hanno rispettato diligentemente, occupando i posti distanziati nell’ampia sala-congressi dell’hotel ed evitando, prima e dopo i lavori, ogni assembramento. E tale comportamento è stato sottolineato dal presidente Compral Latte, Raffaele Tortalla, nel suo intervento che ha messo in risalto la validità di un modello di filiera capace di reggere anche l’urto di una crisi per tanti versi drammatica. “Questa esperienza ci ha convinto una volta di più – ha osservato Tortalla – che la scelta intrapresa dieci anni fa era la via maestra per affrontare il mercato da protagonisti, garantendo a tutti la dovuta remunerazione. E il costante arrivo di nuovi soci è il migliore viatico per andare avanti, sviluppando nuove iniziative per dare continuità a una crescita che è risultata costante negli anni”.

Ha portato il suo saluto il presidente Arap Roberto Chialva, assicurando “il sostegno e la collaborazione della struttura associativa alla cooperativa che sentiamo come parte viva della nostra grande famiglia allevatoriale”. Un forte impegno a supportare le filiere produttive è venuto anche da Bruno Rivarossa, delegato confederale della Coldiretti regionale, oggi impegnata a tutelare le eccellenze agroalimentari “Made in Piemonte” che cercano il rilancio dopo i contraccolpi del lockdown.

Buone notizie sono giunte da Gabriella Bollino, portavoce di Inalpi partner industriale della filiera piemontese del latte con la Ferrero di Alba. “Il nostro presidente Ambrogio Invernizzi, non potendo partecipare all’assemblea, mi ha espressamente incaricata di ribadire l’avvio di nuovi e importanti investimenti per il potenziamento degli impianti Inalpi nella sede di Moretta e nello stabilimento acquisito a Peveragno con l’operazione Latterie Alpine. Vogliamo essere pronti a cogliere le nuove sfide del mercato che privilegia il latte certificato italiano e contiamo sulla forza produttiva di Compral, mai venuta meno anche nei giorni più bui del coronavirus”.

cs