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Le città di Alba e Ceva avranno due nuovi sportelli di Polizia Amministrativa

A siglare i protocolli oggi nella Granda il Capo della Polizia, Franco Gabrielli

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La ex caserma della Polizia Stradale di Ceva ospiterà un posto avanzato di polizia amministrativa dipendente dalla Questura di Cuneo, per offrire ai cittadini la possibilità di avere a disposizione uno sportello per il rilascio di passaporti, titoli di viaggio per minori e licenze di polizia. La sede rappresenterà anche un punto di contatto e di prossimità per l’autorità provinciale di pubblica sicurezza tecnica, nell’area del Cebano, Monregalese, Alta Langa, Mondolè.

L’ufficializzazione della la nuova destinazione dell’edificio è avvenuta questa mattina, 22 giugno, nella cittadina cuneese, dove il capo della Polizia, Franco Gabrielli, il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso e il sindaco di Ceva, Vincenzo Bezzone hanno siglato un protocollo d’intesa in cui le parti si impegnano a dare attuazione al progetto entro il 30 settembre. Presente anche il ministro alla Pubblica istruzione, Fabiana Dadone.

Nel pomeriggio, ad Alba, il vicepresidente Carosso, ha poi presenziato alla firma di un analogo protocollo tra Gabrielli e il sindaco di Alba, Carlo Bo, per aprire un ufficio simile per pratiche di polizia amministrativa in locali messi a disposizione dell’amministrazione comunale.

Siamo molto soddisfatti del fatto che il ministro dell’Interno – commenta Carosso – abbia accolto le istanze degli enti locali, da sempre sostenuti dalla Regione, che farà la sua parte perché i progetti vadano in porto, di aprire degli sportelli decentrati della Questura di Cuneo. Così si faciliterà enormemente la vita dei cittadini, visto che il capoluogo è piuttosto distante e ora non dovranno più fare tanti chilometri per una pratica. Il capo della Polizia, relativamente alla chiusura della sede della Polstrada di Ceva, ci ha anche tranquillizzato sul fatto che la decisione non debba essere vista come una volontà di sguarnire il territorio di un importante presidio di pubblica sicurezza, ma come necessità di una riorganizzazione, tanto che nel cuneese gli agenti in servizio passeranno da 32 a 46”.

c.s.