Maturità ai tempi del Covid-19: i racconti dei giovani studenti albesi Aurora e Michele (FOTO)

Quest'anno, a causa del Coronavirus, anche l'esame di Maturità ha dovuto reinventarsi. Così, come deciso dal Miur, le prove scritte sono state eliminate. L'unica prova rimasta è quella orale, con cui i candidati dovranno misurarsi in questi giorni

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Primo giorno di esami di Maturità anche in Granda. Così, gli studenti delle scuole d’istruzione superiore di Alba, questa mattina, hanno iniziato a sostenere l’attesissima Prova di Stato.

Quella di questo 2020 non è stata la classica prova suddivisa in parte scritta e orale, come da prassi veniva svolta fino all”anno scorso, ma consiste uìin un’unica prova orale comprendente tutte le materie d’indirizzo. L’esame è della durata di circa 55/60 minuti.

Questa mattina, 17 Giugno, abbiamo avuto modo di poter interrogare alcuni dei primi candidati, al termine della prova, così ci siamo fatti raccontare questa nuova esperienza.

Per quanto riguarda il Liceo Artistico “Pinot Gallizio” di Alba, ci siamo fatti raccontare dalla giovane Aurora, studentessa della classe 5^ A indirizzo figurativo le modalità con cui ha sostenuto l’esame.

Quali sono le modalità previste per accedere in struttura?

“Il mio turno era previsto per le ore 10.00, ma mi è stato richiesto di arrivare un quarto d’ora in anticipo per poter compilare l’autocertificazione all’ingresso e, in seguito, misurare la temperatura corporea tramite uno scanner termico. Il tutto avviene sotto la sorveglianza di un volontario della Croce Rossa insieme ai membri del personale A.T.A. Dopodiché ho seguito il percorso tracciato nel corridoio e ho atteso il mio turno. Essendo stata la seconda a passare, ho atteso il termine della prima interrogazione e che, in seguito, l’aula venisse sanificata”.

Com’era disposta la commissione all’interno dell’aula?

“I professori erano disposti a cerchio, ognuno di loro era seduto al proprio banco mantenendo sempre la distanza di sicurezza. Io mi trovavo al centro della circonferenza. Tutti quanti indossavamo la mascherina. I professori della commissione erano tutti interni, eccetto la Presidente: un’insegnante di lingua Inglese proveniente da un altro istituto”.

Come si è svolto l’esame? Con quale materia hai potuto cominciare?

“Ho cominciato con la discussione del mio progetto, ovvero la riproduzione, ad olio, di un dettaglio del quadro ‘Natura Morta Con Oggetti In Viola‘ del pittore Giorgio Morandi. Da qui creare il progetto per una scultura spigandolo sotto forma di relazione. Per quanto riguarda le domande relative alla letteratura italiana mi è stato domandato di argomentare il testo ‘La Fiumana del Progresso‘ di Giovanni Verga. Al termine della mia analisi, mi hanno sottoposto un fotografia dell’opera  ‘LaFontana‘ di Duchamp. Partendo dall’analisi artistica di quest’opera, ho proseguito collegandomi anche alle altre materie. Per quanto riguarda Matematica e Fisica ho potuto proporre due argomenti a mio piacere. “

Ti sono state rivolte anche domande sui programmi degli anni precedenti?

“Ho presentato un file power point, spiegando alla commissione la mia esperienza nel progetto alternanza scuola lavoro che ho svolto al terzo anno. In conclusione mi hanno ancora rivolto due domande in merito ai Diritti Costituzionali. La disciplina di Diritto non è mai stata parte integrante del mio percorso di studi ma, da quest’anno, le domande in merito la Costituzione Italiana sono diventate obbligatorie. Durante il lockdown, abbiamo ricevuto dei file da parte di una professoressa di Diritto, al fine di poterci prearare al meglio”.

In genere, al termine dell’esame orale, si usa congedarsi con la classica stretta di mano. Quest’anno, data l’emergenza Coronavirus, è stata introdotta qualche nuova modalità?

“No, ovviamente non abbiamo potuto congedarci come era solito negli anni precedenti. Ci siamo salutati normalmente. Dopo essere uscita dall’aula ho continuato a seguire il percorso tracciato sul pavimento del corridoio, uscendo così dal retro dell’istituto”.

Anche per Michele, studente della 5^D geometri dell’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “Luigi Einaudi” di Alba, è stata un’intensa mattinata di esami.

Dopo esserti registrato all’ingresso della struttura, come è iniziato l’esame?

“Io ero il terzo della giornata, ovviamente ho dovuto attendere la sanificazione dell’aula prima di potervi accedere. In più, come consentito dal Ministero dell’Istruzione, ho deciso di farmi accompagnare da un amico, che è rimasto in aula con me durante l’interrogazione. Il tutto mantenendo le giuste distanze di sicurezza”.

Con quale materia è cominciata la prova?

“Ho iniziato con due materie specifiche del mio indirizzo: Estimo e Topografia, argomentando così la stima del terreno di un edificio, ovvero il campo di uno stadio”.

Per quanto riguarda Italiano, materia che fino all’anno scorso era comune per tutti gli indirizzi di studi cosa ti hanno chiesto?

“Sono stato libero di scegliere un argomento a piacere, quindi ho selezionato alcuni testi dell’autore Italo Svevo per l’argomentazione. Da qui è subentrata la domanda di storia, mi sono state rivolte domande sul periodo storico fascista”.

Avviandoci in conclusione, quali altre materie hai dovuto esporre?

“Per quanto riguarda le materie d’indirizzo: ho discusso ancora Costruzione e Progettazione insieme alla disciplina di Sicurezza nei Cantieri. Avviandoci in conclusione, ancora qualche domanda di Matematica e Inglese”.

Ti è stato richiesta l’esposizione del progetto scuola-lavoro?

“Sì, ho esposto loro l’esperienza da me fatta durante il terzo anno in uno studio di geometri. In concluisione mi hanno chiesto cosa mi piacerebbe fare il prossimo anno e non ho escluso la possibilità di prendere parte al praticantato per geometri”.