Dopo un periodo di confinamento nelle nostre case, il senso di libertà è tornato a prevalere e la montagna si candida per soddisfare appieno tutte le necessità di una vacanza interessante e ricca di attrattive: aria pulita, strutture ricettive accoglienti, gastronomia d’eccellenza sono e saranno le colonne portanti dell’offerta turistica di questa estate 2020 messe in campo dall’Azienda turistica locale del cuneese.

Le alpi di Cuneo offrono borghi alpini, cime da scalare, sentieri da esplorare… Tante peculiarità ed unicità, messe in evidenza dagli amministratori dell’Atl cuneese come Alida Anelli, consigliere, che ha rimarcato l’ampia e variegata offerta del territorio saluzzese, ispirata anche dal progetto di “Terres Monviso”.

«Un imponente lavoro di aggregazione territoriale, durato oltre quattro anni, che ha coinvolto sei unioni montane, il parco del Monviso, 69 comuni e che ha prodotto il Piter (piano integrato territoriale) oggi indispensabile per accogliere, dopo il Covid-19, il cosiddetto turismo di prossimità che ci auguriamo faccia rivivere con nuovo impulso le nostre valli, che un po’ come tutto il mondo, hanno subito gli effetti piuttosto drammatici nel corso del lockdown.

In realtà questo gruppo di lavoro non si è fermato, ha continuato a progettare, creando nuove forme di accoglienza concretizzati in pacchetti giornalieri, weekend per le famiglie, ma anche in soluzioni per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari, per gli aspetti culturali e per quelli naturalistici legati all’outdoor che rappresentano il fiore all’occhiello dei nostri territori.

Ed in un contesto privilegiato non solo per la bellezza del paesaggio delle nostre valli, ma anche per i grandi spazi all’aria aperti offerta, è stato lanciato un “box pic-nic”, nel quale ogni attività ricettiva aderente al progetto può inserire l’eccellenza agroalimentare che lo contraddistingue. L’idea dunque, mette al centro il territorio unito, con un’immagine riconoscibile, che diventa volano di promozione per le montagne dalla Valle Grana alla Valle Po e Infernotto».

Anche sul fronte degli eventi si sta pensando ad un inevitabile ridimensionamento, sottolinea ancora Alida Anelli. «Occit’amo la grande festa diffusa, che nel corso degli anni ha visto accogliere tanti gruppi musicali, artisti e scrittori si sta organizzando per un’edizione più contenuta, per una serie di passeggiate musicali per ammirare “le albe ed i tramonti”. Il programma definitivo è ancora in fase di ultimazione, in virtù anche dell’attesa sulle restrizioni e sulle norme che non sono ancora definitive per quanto riguarda gli eventi».

Adeguamenti non certo facili neanche per le strutture ricettive, come ribadisce anche Beppe Carlevaris, presidente di Conitours, Consorzio degli operatori turistici della provincia di Cuneo: «Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria abbiamo dialogato con i nostri associati per oltre due mesi con webinar per supportarli sugli adeguamenti, sulle linee guida e sulle normative necessarie alla riapertura. Non posso nascondere che questo periodo è stato difficile, soprattutto psicologicamente, però il sostegno alle nostre imprese, è stata un’arma vincente per farci trovare pronti e reattivi appena le condizioni lo hanno permesso.

Al fianco di ristoranti, alberghi, bed & breakfast, residence e campeggi e tutto l’universo che gravita intorno al sistema dell’ospitalità, ci siamo dipanati tra circolari Inail, adeguamenti di sicurezza, protocolli vari e con rinnovato ottimismo abbiamo lavorato nella certezza che il nostro territorio non smetterà di giocare una partita importante. Così oggi, piano piano, stiamo ritornando ad un lenta, ma progressiva normalità.

Anche se, occorre ribadirlo, i problemi maggiori li hanno subiti perlopiù le grandi strutture, con più dipendenti che devono organizzare con attenzione ai costi del personale, dell’energia, delle utenze varie, oltre a quelli inevitabilmente legati alla sanificazione degli ambienti. Attualmente nel comparto oltre il 70% degli associati ha optato per la ripertura estiva, scommettendo con noi sulla ripartenza.

Stiamo percependo un desiderio di montagna, legato alle sue peculiarità naturali come i grandi spazi aperti, l’aria salubre e i percorsi sensoriali alla scoperta di un’ambiente incontaminato. La scorsa settimana, lo testimoniano i dati emersi, abbiamo registrato un’affluenza interessante verso le nostre valli, soprattutto da parte della Liguria e della Costa Azzurra, ma i visitatori hanno preferito pranzare e cenare all’aperto, magari con la formula pic-nic.

La tanto sospirata normalità sarà un processo lento, che noi operatori del settore stiamo accelerando con una comunicazione efficace, positiva, diretta come è la vita e l’esperienza concreta nelle nostre valli del cuneese. A partire dalle vie del sale terre di passaggio, molto ambite. La scorsa settimana abbiamo attivato un portale ad hoc per le prenotazioni, nato proprio per cattuare l’attenzione degli sportivi e non solo, di tutta Europa.

I numeri ci hanno confortato, segno di un crescente desiderio di informazione, ma soprattutto di programmazione di una vacanza, una gita in montagna, in mountain bike, quad, fuoristrada lungo questi percorsi che si tuffano nel mare a noi vicino. A tal proposito ci stiamo attivando per progetti sinergici con la riviera di ponente: Sanremo e Ventimiglia, così come con la costa Azzurra per dar vita a questo ormai imprescindibile territorio delle Alpi del Mare».

Un’area che nel corso di questi anni ha attirato un pubblico crescente anche per merito di significative e quanto mai importanti manifestazioni, che il post Coronavirus ha tristemente ridimensionato se non completamente cancellato. «Sagre, feste patronali, rievocazioni storiche che sono state sempre un motivo di orgoglio per le nostre valli», ribadisce Gabriella Giordano, consigliere dell’Alt del Cuneese.

«Questo stop è una perdita in termini anche economici per i comuni delle valli, e quindi siamo consapevoli che questo momento andrà sostenuto con il massimo dello sforzo. A tal proposito abbiamo dato il via ad una serrata campagna di comunicazione su giornali e sulle tivu locali e nazionali, per sostenere l’idea di una vacanza “green” che nel cuneese racchiude davvero tante sfumature, declinate in molteplici occasioni di svago.

Dalle strade bianche che permettono esplorazioni in bicicletta, in Valle Vermenagna, Gesso, Stura, tutte aree con infinite bellezze naturali, artistiche e culturali che permettono davvero una scoperta discreta, lontano dalla confusione, proprio come questo momento richiede… Un viaggio utile anche per chi vive la nostra Granda, ma non la conosce davvero sino in fondo…

Vallate che mixano con sobrietà il gusto per tra natura, shopping, glamour e benessere… Il nostro è un territorio che sa offrire una vacanza spartana, ma anche meta qualificata per viaggiatori eccellenti alla continua ricerca di location di alto livello sia nell’ambito alberghiero, che in quello della ristorazione. Ne è un esempio l’accogliente paese di Limone Piemonte che propone servizi di qualità, centri benessere e ristorazione dialto livello ingrado di soddisfare anche i palati più raffinati.

Occorre non dimenticare poi che, ad esempio, in valle Gesso nel 1855, scattò Il colpo di fulmine con Casa Savoia. Vittorio Emanuele ottenne dai comuni di Valdieri e di Entracque il diritto di cacciare in esclusiva su gran parte dell’alta valle: nacque così la Riserva reale di caccia di Valdieri e Entracque, ancor oggi disponibile per una riposante vacanza come area protetta delle Alpi Marittime. Ad Entracque poi vale citazione il centro faunistico “uomini e lupi” che offre al visitatore l’opportunità di approfondire la conoscenza dell’animale. Una visita interessante, adatta a tutta la famiglia».

La Granda è terra anche di laghi significativi. «Esatto. Basti pensare a quelli di Fremamorta, al lago del Chiotas, un bacino artificiale, i laghi della Valle Stura, il lago terrasole a Limone… solo per citare i più conosciuti. Le nostre alpi sono davvero per tutti, e con punte oltre i 3000 metri che permettono escursioni impegnative anche per i super sportivi. Ancora un consiglio? Ricordate di mettere in valigia anche il costume! Per tutti gli amanti della natura e dell’avventura la Valle Stura non offre soltanto cime affascinanti e incredibili itinerari ma è l’ambiente ideale per entrate nel magico mondo degli sport fluviali: canoa, rafting e kayak».

Paesaggi coinvolgenti come «le montagne del Monregalese che si sviluppa intorno alla sua città principale Mondovì», sottolinea Rocco Pulitanò, «nota come la capitale delle mongolfiere. Grazie alle sue particolari condizioni territoriali e climatiche, la cittadina è punto ideale per intraprendere voli turistici d’altri tempi: a bordo di colorati palloni sospesi a mezz’aria si ammira uno splendido panorama, che proprio dalla città di Mondovì spazia sulla pianura piemontese, l’arco alpino occidentale e le colline delle Langhe.

Il Monregalese è un territorio ricco in termini di patrimonio naturalistico, artistico e gastronomico. Lungo i cammini dei pellegrini, attraverso boschi e borghi autentici si possono incontrare piccole realtà produttive capaci di tramandare i sapori autentici della terra (ne sono un esempio i biscotti di Pamparato, la minestra di trippe, il formaggio Raschera, la torta di susine, i funghi del Cebano e i ceci della Val Tanaro, da abbinare magari alla succulenta carne bovina piemontese i cui capi salgono anche qui in alpeggio), così come tesori artistici e architettonici che ben testimoniano i fasti del passato.

A piedi, in bici, a cavallo: il Monregalese è una porzione di Piemonte da assaporare a passo lento gustando paesaggi (anche quelli sotterranei, grazie alle grotte carsiche) e vivendo emozioni a stretto contatto con la natura. Per i più avventurosi, le stazioni sciistiche propongono, con l’apertura estiva, discese adrenaliniche in bicicletta lungo i tracciati dei bike park, numerosi qui (a Frabosa Soprana, Artesina e Prato Nevoso, a Roburent e a Viola St. Gréé) cui si somma l’offerta delle altre stazioni del Cuneese come Limone Piemonte e di Entracque, ma anche di Gaiola, Rossana, Cuneo e Villar S. Costanzo (questi ultimi non dotati di impianti di risalita)».

Insomma, se dopo la tempesta del Coronavirus brilla sempre il sole, lasciamo che questo sole abbronzi fortunati turisti che opteranno per le montagne del Cuneese!