Il multidistretto 108 Italia del Lions club international sta per vivere il momento più importante dell’anno, con il 68esimo congresso nazionale che si svolgerà in modalità virtuale, nella giornata di sabato 13 giugno.
Tra i punti all’ordine del giorno su cui saranno chiamati ad esprimersi i sodali ci sarà anche la scelta del tema di studio nazionale 2020/21. Tra il novero degli argomenti proposti figura anche il tema “Per favore, disconnettiti prima che sia troppo tardi!-Disturbi comportamentali gravi in età adolescenziale: causa uso protratto e scorretto di tecnologie digitali (per utilizzazione sì, non per esserne schiavi)”.
L’argomento, di grande interesse sempre, appare quanto mai opportuno in questo momento in cui le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo hanno ridotto la possibilità d’azione e reso ancora più evidente la difficoltà nel “far disconnettere” i giovani dai dispositivi elettronici.
A proporlo sono stati il Lions club “Alba Langhe” (capofila del progetto) con Lions club Finale Ligure-Loano-Pietra Ligure host e il Lions club Racconigi. Coordinatrice del team che ha elaborato la proposta è l’instancabile professoressa Giovanna C. Bergui, la quale spiega: «Questo tema, così coinvolgente per il nostro futuro, riguarda le difficoltà di crescita “armonica” dei nostri bambini nel periodo adolescenziale (il delicato momento di transizione (“nostri bimbi oggi… uomini domani”) che necessita, d’intorno, di un buon contesto sereno ed equilibrato.
Oggi i nostri ragazzi sono affascinati (direi stregati) dalle nuove tecnologie (splendide, utilissime, coinvolgenti) che, accanto a testimoniare i grandissimi vantaggi del progresso, rappresentano strumenti chiaramente dannosi all’integrità dello sviluppo “armonico”.
Per questo i più giovani vivono problematiche complesse, sfaccettate e di “dipendenza” che si riflettono sulla loro emotività e provengono da stimoli “esterni” di ogni tipo sulla loro mente e sulle strutture del loro sistema nervoso centrale, messo così a dura prova da troppa intensità di ascolto, troppa frequenza, e senza alcuna misura né controlli!».
«Nel loro subconscio, turbative e confusione!», prosegue la Professoressa. «Profondo malessere e disagio, quindi, in età adolescenziale possono trovare espressione in turbative neuropsichiche e disturbi comportamentali gravi, che devono essere intuiti, intercettati, ed interrotti “in tempo utile” prima cioè che la patologia neuro psichica esistente ed emergente, non interrotta, possa evolvere inesorabilmente fino all’età adulta e con gli effetti “devastanti” che ne potrebbero fare seguito, durante il prosieguo della loro stessa vita giovanile.
“Noi adulti di oggi” non possiamo assistere in silenzio alle insofferenze, alle fragilità, alle ribellioni, e talvolta alla aggressività e violenza che si impadroniscono dei nostri giovani. Abbiamo il dovere di indagare, di studiare (continuando le ricerche scientifiche e cliniche già avviate) ed approfondire le drammatiche circostanze che ne possono essere la causa, nel turbine quotidiano di “irresponsabilità” che circonda ora le nostre esistenze! Abbiamo il dovere “di essere” più che mai, all’altezza del nostro motto: “We serve”! »
«Mi auguro di essere riuscita a rendere evidenti i concetti chiave di questo tema di estrema attualità; e di essere riuscita ad esprimere il mio stato d’animo nel volgere dei giorni, densi di preoccupazione per l’incremento delle innovazioni tecnologiche e delle necessità che la nostra epoca di progresso richiede e sempre comporta!
Anche la Lions Antonella Partigliani (foto nella pagina a lato, in basso), “officer” distrettuale e componente del team che ha presentato il tema dello studio nazionale, insieme all’altro componente della squadra di lavoro, il Lion Lorenzo Tosco, (foto nella pagina di lato, in basso a destra) già Presidente di zona sono sulla steassa linea della promotrice.
«La grave preoccupazione», essi concordano, «è che i nostri bambini e i nostri ragazzi “vivranno” di tecnologia, di comunicazione, di connessioni, di elettronica, in un moderno contesto pressoché virtuale: con la scuola, con le attività, con i social, con il web e le tante app che possono renderli “appagati”!».
Conclude il coordinatore team Giovanna C. Bergui, “officer” distrettuale e vicepresidente di club: «Io però vorrei non lasciarli soli in un complesso e complicato mondo: senza certezze, senza un modello cui fare riferimento, senza la volontà e la forza necessarie per conoscere il significato profondo e i valori fondamentali della vita. Vorrei riuscire a trasmettere loro un senso “approfondito” della consapevolezza e della responsabilità».