Il suo ultimo film “Anima” è la storia di un politico che paga per i suoi errori

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La fiction televisiva “Provaci ancora Prof” gli ha regalato l’affetto del grande pubblico per il suo ruolo da protagonista, ma Pino Ammendola, nato a Napoli il 2 dicembre 1961, ha attraversato una carriera ricchissima con successi teatrali come “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” e commedie di grande successo tipo “Carabinieri si nasce”. Ha lavorato con registi di fama: da Federico Fellini a Ettore Scola. E ha doppiato autentici big: Henry Gibson, Antonio Banderas e Roman Polansky. La sua ultima fatica, il film “Anima” realizzato con Rosario Maria Montesanti, era atteso nelle sale il 9 maggio ma è finito nel calderone del covid. L’acronimo del titolo sta in “Atassia neuro ipofisaria monolaterale acuta” e Ammendola interpreta un politico dei giorni nostri, superficiale e distratto, che entra in coma e si risveglia in una specie di inferno laico. La sua condanna è vedere in video le conseguenze delle sue azioni, gli effetti devastanti sulla vita di tante persone. Una parabola su quale dovrebbe essere la buona politica.