«È una procedura semplice e sicura che offre una nuova opportunità di autoriparazione tissutale con il grasso autologo di ogni paziente. In ambito ortopedico, ad esempio, si possono ottenere benefici nella patologia degenerativa iniziale del ginocchio, dell’anca e della caviglia oltre che nelle tendinopatie. Risultati interessanti si hanno anche nei pazienti, giovani sportivi, con tendinopatie acute/croniche e lesioni muscolari. A seguito di sollecitazioni meccaniche ripetute, si ha un sovraccarico tendineo e, quindi, una ridotta “compliance” biomeccanica. I microtraumi agiscono indebolendo le fibre di collagene, alterando l’architettura globale del tendine e il supporto vascolare. Prima compare una tendinosi (degenerazione del tendine), poi lacerazioni parcellari fino alla rottura completa del fascio tendineo. I tendini maggiormente affetti da lesioni da sovraccarico sono il tendine rotuleo e quello achilleo».