“Altri 15 milioni per il Bonus Piemonte: 1500 euro per 10mila imprese commerciali”

L'annuncio di Lega, FI e FDI. Il commento di Paolo Bongioanni, fra i firmatari del provvedimento

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Dopo una serie di riflessioni con il Presidente Cirio, alla luce dell’azione straordinaria di finanziamenti a fondo perduto “Bonus Piemonte”, già assegnati dalla Regione Piemonte per sostenere la ripartenza delle attività chiuse dai mesi di lockdown, ossatura portante nell’economia della nostra regione, abbiamo condiviso insieme agli assessori Poggio, Marrone e Tronzano un intervento determinante per ampliare al massimo la platea delle aziende beneficiarie del bonus e penalizzate dalla crisi epidemiologica, ascritte al comparto del commercio e dell’artigianato“: ad annunciarlo sono i capigruppo delle forze di maggioranza in Consiglio Regionale del Piemonte Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Forza Italia) e Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia), presentatori di un emendamento apposito al Ddl Riparti Piemonte di cui Paolo Bongioanni è il primo firmatario.

“Una vera e propria “fase 4” – proseguono -, che vedrà potenziare ulteriormente il Bonus Piemonte. Il bonus a fondo perduto, di un valore di 1500 euro, andrà a 10 mila imprese del commercio al dettaglio di prodotti tessili, mobili, elettrodomestici, articoli per la casa, illuminazione, strumenti musicali, articoli sportivi, giocattoli, fiori e piante, gioiellerie, gallerie d’arte, oggetti d’artigianato, articoli religiosi, bomboniere, bigiotteria, riparazione di beni per uso personale e per la casa, articoli di seconda mano, altri servizi di assistenza turistica.

Viene inoltre introdotto in legge il principio che le eventuali economie del Bonus saranno utilizzate per beneficiare ulteriori categorie che saranno individuate da futuri provvedimenti di giunta.

Si tratta di risorse a fondo perduto per sostenere le spese di riapertura delle attività e anche adeguamento alle nuove normative di sicurezza sanitaria. Ricordiamo – proseguono i capigruppo di maggioranza – che tutti gli interventi di cui il nostro ente si fa carico per l’emergenza Covid19 sono coperti da risorse regionali, in quanto anche nell’ultimo Decreto Maggio non sono previsti aiuti da parte dello Stato. Si tratta pertanto di fondi che provengono direttamente dalla Regione Piemonte.

Abbiamo dovuto agire per trovare altre risorse proponendo la riduzione del capitale sociale di Finpiemonte di 15 milioni di euro, andando così a soddisfare le necessità palesate da ulteriori 10 mila aziende del commercio e dell’artigianato. È uno sforzo importante ma ci inorgoglisce poter affermare che la Regione Piemonte è l’unico ente nel panorama nazionale che ha interpretato con questa forza la risposta ai problemi del Covid19 sulla propria economia”.