Dai babaciu in miniatura un aiuto per affrontare l’emergenza Covid-19

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L’Ecomuseo Terra del Castelmagno non si è mai fermato durante il lockdown e, oltre a proseguire il racconto del territorio sui social e a riflettere su come riprogettare i tanti eventi già definiti per il 2020, ha lavorato a un’iniziativa che permetterà a chi lo desidera di fare del bene portandosi a casa un po’ dell’atmosfera di San Pietro Monterosso.

Sì, perché grazie all’operosità e al talento di alcuni abitanti di San Pietro Monterosso i babaciu, fantocci di fieno e legno a grandezza naturale che dal 2003 animano il Paese senza tempo, adesso hanno anche una loro versione in miniatura.

Sul sito www.terradelcastelmagno.it è infatti possibile visionare gli oltre trenta babachet realizzati interamente a mano con materiali naturali e/o di recupero. Alti circa venti centimetri, i babachet si ispirano ai loro fratelli maggiori, intenti nei loro mestieri, nelle faccende domestiche oppure a gustarsi un bicchiere di vino a fine giornata.

Fondamentale l’intento di solidarietà dell’iniziativa: l’intero ricavato della vendita dei babachet verrà infatti devoluto dall’associazione La Cevitou all’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo e al Pensionato Casa Vittoria di Monterosso Grana per far fronte all’emergenza Covid-19. Per acquistare un babachet (offerta minima € 30) è sufficiente scrivere via mail a [email protected] o via WhatsApp al numero 329.7905249 il nome e il numero del babachet desiderato e nome e cognome di chi effettuerà il pagamento tramite l’app Satispay al destinatario La Cevitou. Per eventuali esigenze di pagamento diverse da Satispay o per concordare altre modalità di ritiro o consegna a domicilio è possibile contattare Barbara Barberis via WhatsApp al numero 329.7905249.

Il prospetto dei babachet acquistabili è disponibile sul sito www.terradelcastelmagno.it e verrà aggiornato in itinere con i nuovi arrivi. Sarà possibile inviare l’ordine entro il 30 giugno 2020 e il ritiro avverrà domenica 2 agosto 2020 in occasione della festa patronale di San Pietro Monterosso; saranno i creatori stessi dei babachet a consegnarli ai loro nuovi proprietari, che avranno anche l’opportunità di conoscere i babaciu attraverso una visita guidata.

«L’idea è nata nel periodo della quarantena – racconta Barbara Barberis, coordinatrice dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno –. Creare i babachet, oltre a essere un modo costruttivo di trascorrere quei giorni lunghi e carichi di pensieri, ha permesso agli abitanti di San Pietro coinvolti di lavorare con la prospettiva di fare del bene e di portare un po’ dello spirito del loro paese nelle case di chi vorrà accoglierlo».

c.s.