Covid-19 a Morozzo, il sindaco Fissore: “La situazione si è evoluta e ora sta migliorando”

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Sono passati quasi due mesi dall’inizio di questa quarantena, la situazione dei comuni è cambiata inevitabilmente ma l’emergenza è stata fin qui gestita.

Ai nostri microfoni è intervenuto il Sindaco di Morozzo, Mauro Fissore, per parlare di come sia stata gestita quest’emergenza, facendo così il punto sulla situazione del paese.

“C’è stata un evoluzione nel paese, sono stati fatti numerosi tamponi, all’inizio dell’emergenza c’era una percezione diversa. Non abbiamo casi gravi o situazioni critiche, quelle che abbiamo avuto son state gestite bene, la quasi totalità dei positivi son stati nella casa di riposo tra ospiti e operatori. Da stamattina non ci sono più casi di febbre e ci sono addirittura casi positivi senza sintomi”. ha commentato il sindaco.

La situazione è in evoluzione positiva, – prosegue – nel verso senso della parola. Per il futuro siamo orientati alla riapertura del cimitero mentre il mercato è ripartito già da due settimane, i cittadini escono con la mascherina, guanti e queste precauzioni. È presente anche il vigile assieme alle transenne, il tutto è in sicurezza per gli abitanti. 

Il primo cittadino aggiorna i casi di affetti da Covid-19: “A Morozzo son stati fatti 62 tamponi, ci sono stati 26 residenti positivi e 29 persone in controllo domiciliare, ossia persone che hanno avuto contatti con i positivi.  Ci sono stati anche 3 deceduti e ci sono ancora ricoverate 3 persone in ospedale, uno è guarito nella casa di riposo. Questi dati fanno fede ai residenti di Morozzo, ci sono stati altri casi ma di persone non residenti”.

Diverse le iniziative intraprese dal Comune: “Abbiamo partecipato all’iniziativa della produzione di mascherina assieme a 28 sarte, fornendo materiali a Bene Vagienna con la protezione civile di Fossano e da lì consegnano le mascherine, ne son state fatte alcune migliaia. 

Abbiamo sensibilizzato le persone per partecipare e come comune ne abbiamo acquisitate quasi 2000 e consegnate alle famiglie, almeno 2 per nucleo, di quelle lavabili. 

Grazie al grande impegno nella casa di riposo, tra ASL e operatori, la situazione sta migliorando e hanno acquisito materiali sanitari comr mascherine, tute e guanti. 

La fase più critica sarà a livello economico più che sanitario, come nella casa a riposo tra infermieri, cuoche ecc. Le famiglie pagano le rette e bisognerà vedere come si potrà proseguire.

In questi mesi dovremmo fronteggiare questa situazione e a questo scopo abbiamo aperto una sottoscrizione per poter far fronte alle spese delle protezioni individuali e attrezzature.”