Covid Hospital di Verduno, il punto con il Commissario Monchiero: “Ad oggi 52 ricoverati e 15 dimessi”

Prosegue l'attività del Covid Hospital di Verduno, ma i contratti del personale sono in scadenza. Si attende la deroga da Roma.

0
907

Quindici pazienti dimessi e cinquantadue ricoverati, di questi ultimi quattro si trovano in terapia sub-intensiva. Sono questi i numeri aggiornati ad oggi (18 Aprile) dei pazienti che hanno fatto ingresso persso il Covid Hospital piemontese di Verduno.

Dall’arrivo del primo paziente, lo scorso 31 Marzo, il nosocomio ha portato avanti il suo lavoro fornendo le più accurate assistenze e cure alle persone che si trovavano in fase di guarigione dopo aver contratto il Coronavirus.

Nonostante la difficolta di raggiungere il giusto rapporto tra posti letti e personale, il lavoro si porta avanti, cercando così di prolungare i contratti ed esaminando le risposte agli ultimi bandi.

Ci siamo posti l’obiettivo di allestire una ventina di letti in più al terzo piano entro la fine della prossima settimana. – spiega il Commissario Monchiero Le assunzioni proseguono, certo i numeri non sono quelli sperati però continuiamo a fare del nostro meglio in modo da poter portare avanti la nostra offerta anche alle altre Aziende Ospedaliere della regione. In questo momento, i ricoverati provengono non solo dalle Asl cuneesi ma anche da quelle torinesi. Per quanto riguarda la questione del personale, vediamo gente candidarsi anche a più di un bando per poi non presentarsi al momento della chiamata. C’è anche da sottolineare la questione dei contratti, che hanno la durata di soli ventun giorni. Questo breve periodo di tempo non è adatto per gestire un’epidemia. Le persone, in così poco tempo, hanno a malapena il tempo di ambientarsi nella struttura ospedaliera, figuriamoci curare pazienti affetti da una malattia di cui nemmeno gli scienziati conoscono le cure. Ciononostante,  4 infermieri e 2 anestesisti garantiscono la disponibilità per un prolungamento del servizio. per quest’ultimi, attendiamo la deroga da Roma. In caso contrario, Lunedì dovranno lasciare la struttura. Ovviamente noi siamo fiduciosi nel ricevere un riscontro positivo, in modo da poter perseguire i nostri obiettivi con serietà, altrimenti dovremmo adottare altre soluzioni .”