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Nelle case dei bisognosi da 91 anni con gioia e altruismo

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La “San Vincenzo De Paoli” è un’associazione cattolica ma laica, che opera generalmente nel
contesto delle parrocchie e che ha come scopo principale quello di aiutare le persone in difficoltà: i poveri, gli ammalati, gli stranieri, gli ex carcerati, gli anziani soli, sia dal punto di vista materiale-finanziario che da quello morale culturale.

Non si occupa quindi solo di pagare le bollette e fornire pacchi di alimentari, ma cerca di capire
le cause della povertà e di combatterle. A fondare l’organizzazione caritativa è stato, nel 1833, il beato francese Antoine-Frédèric Ozanam, insieme ad altri laici, con l’obiettivo di celebrare l’opera di San Vincenzo De Paoli.

Il sodalizio è presente praticamente in tutti i Paesi del mondo. In Italia conta circa 13 mila soci ed è attivo in tutte le regioni. La sezione di Savigliano presta servizio da ben 91 anni: attualmente è presieduta da Enrico Sito e conta anche un gruppo di giovani. Segue circa 80
nuclei familiari, recandosi presso il loro domicilio, dove fornisce supporto psicologico e sostegno
materiale, tramite l’assegnazione di buoni spesa, il pagamento delle utenze oppure la  distribuzione di generi di prima necessità, in molti casi donati da supermercati della zona.

«Recarci a casa dellesingole famiglie ci permette di comprendere realmente la situazione
di disagio che queste persone devono affrontare», spiega la volontaria Stefania Sito,
aggiungendo: «Negli anni sono cambiate le problematiche a cui cerchiamo di fare fronte.
Un tempo vivevano situazioni di disagio soprattutto anziani soli e persone con difficoltà economiche, mentre oggi i problemi riguardano le famiglie che hanno molti figli, quelle in cui i genitori sono separati e quelle provenienti da Paesi esteri. Spesso ci imbattiamo in famiglie, estremamente dignitose, che chiedono decisamente meno di quanto in realtà avrebbero bisogno, mentre nel caso di altre è necessario fornire anche un supporto educativo,
aiutandole a gestire con efficacia la quotidianità. Per loro e per tutte le persone che vorranno rivolgersi a noi l’impegno sarà massimo».

BaNNER
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