“Speciali donne braidesi” e le mascherine protettive: nasce la collaborazione con la UISP

Il progetto spontaneo, ha raggiunto numeri incredibili: 700 mascherine (già) prodotte e consegnate. Ora, però, si amplia grazie al supporto dell'UISP Comitato Territoriale Bra-Cuneo

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Una delle mascherine prodotte dal progetto braidese

Vi avevamo parlato della “macchina della solidarietà” messa in moto, anche, a Bra per la produzione e la distribuzione di mascherine protettive, data l’emergenza sanitaria in corso dovuta al Coronavirus. Progetto spontaneo, messo in piedi grazie a speciali donne braidesi, che ha raggiunto numeri incredibili: 700 mascherine (già) prodotte e consegnate.

Ora, però, il progetto si amplia grazie al supporto dell’UISP Comitato Territoriale Bra-Cuneo. “Sono l’esercito delle sartine o meglio AngeliSartine, le tante volontarie braidesi che con il nostro aiuto logistico, mettono a disposizione mascherine protettive 100% cotone, lavabili, a doppio strato e con la possibilità di inserire all’interno un filtro come carta da forno, salva slip o traversine. Viene chiesto un contributo minimo per ogni mascherina di 3 €, gratis sulla fiducia per chi non riuscisse a contribuire e verranno recapitate a domicilio, con tutte le norme di sicurezza previste. Il contributo servirà per l’acquisto di materiale per l’emergenza da Covid-19. Il pagamento è possibile anche con Satispay. Alcune sono disponibili da subito. Sono prenotabili contattando il 339-6804135, Mariella Marengo. Usiamo il buon senso e usiamo le mascherine se dobbiamo uscire di casa“, recita il post pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato UISP Comitato.

Le mascherine protettive (non certificate) prodotte da questo progetto braidese, ora avranno “precedenza” sui privati di Bra, in quanto gli operatori sanitari e le Forze dell’Ordine che ne hanno fatto richiesta, hanno già ricevuto il dispositivo di protezione.

Noi sartine braidesi ci teniamo a ricordare che le mascherine non sono, né possono essere una protezione che permetta di uscire di casa con maggiore tranquillità. Occorre uscire di casa solo per lavoro o per comprovati motivi, che devono essere autocertificati!“, ci hanno dichiarato le promotrici del progetto.