Covid-19, nella Granda impennata di casi nelle ultime 48 ore: è la terza provincia più colpita del Piemonte

Ma ci sono numeri incoraggianti, quelli dei guariti e del tasso attuale di mortalità

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Foto Regione Piemonte

Un’improvvisa impennata dei casi accertati, forse dovuta anche del graduale aumento dei tamponi effettuati su tutta la regione, ha portato, nel giro di 48 ore, la Granda ad essere la terza provincia del Piemonte con più contagi per Coronavirus.

Dalla serata di venerdì 3 aprile il cuneese ha infatti registrato l’incremento di ben 219 unità, da 861 a 1080. Un numero che senza dubbio fa riflettere, considerando che, da domenica 29 marzo a, appunto, venerdì 3 i contagi da Covid-19 erano stati solamente 248, con una media di 49,6 al giorno. Un balzo in avanti che, tra l’altro, impressiona maggiormente valutando che il trend, con lo scorrere della settimana, sembrava poter, lentamente, diminuire: proprio nella giornata di venerdì erano stati accertati solo 30 casi.

A giocare un ruolo fondamentale, potrebbero essere i numeri dei maggiori tamponi effettuati nelle case di riposo, sulle quali l’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi ha sottolineato che “stiamo compiendo il massimo dello sforzo per incrementare la potenzialità di lavoro dei nostri laboratori analisi, che sono passati da due a diciotto, con la capacità di processare fino a quattromila tamponi al giorno

Resta il fatto che, dopo questo fine settimana, la Granda supera Novara e, dopo Torino ed Alessandria, è numericamente la terza provincia più colpita del Piemonte. Indicativi saranno i primi giorni della settimana entrante per capire se si è trattato di uno scatto in avanti estemporaneo, conseguenza di fattori molteplici ma casuali, o il segnale di un trend di cui preoccuparsi.

A livello di decessi, d’altra parte, le cifre restano più contenute rispetto a tutte le altre aree: 78 in totale, con un tasso di mortalità del 7,2% (12,5% nell’alessandrino, 7,7% nel torinese, 14% nel novarese, 9,5% nell’astigiano, 15,15 nel biellese, 9,9% nel vercellese, 10,7% nel verbano), con la speranza che questa improvvisa impennata non venga pagata in termini di vittime nelle prossime settimane.

Buone notizie dai guariti: con i suoi 41, la provincia di Cuneo è la seconda in termini numerici dopo quella di Torino (245).