Coronavirus: in Piemonte 11.839 casi, per la prima volta in una giornata i guariti (77) superano i decessi (56)

Sono 960 i positivi in provincia di Cuneo

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Sono 11.839 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 1.630 in provincia di Alessandria, 570 in provincia di Asti, 561 in provincia di Biella, 960 in provincia di Cuneo, 973 in provincia di Novara, 5.804 in provincia di Torino, 583 in provincia di Vercelli, 540 nel Verbano-Cusio-Ossola, 169 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi.

I restanti 45 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 447. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 38.638, di cui 22.806 risultati negativi.

342 pazienti guariti, 546 in via di guarigione. Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono diventati 342 (77 in più di ieri), cosi suddivisi su base provinciale: 16 Alessandria, 19 Asti, 15 Biella, 29 Cuneo, 21 Novara, 196 Torino, 24 Vercelli, 13 Verbano-Cusio-Ossola, 9 provenienti da altre regioni. Altri 546 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.

56 decessi, complessivamente 1.144. Sono 56 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 17 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Biella, 1 in provincia di Cuneo, 5 in provincia di Novara, 27 in provincia di Torino, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 proveniente da altra regione.

Il totale è ora di 1.144 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 219 Alessandria, 52 Asti, 84 Biella, 76 Cuneo, 133 Novara, 443 Torino, 59 Vercelli, 58 Verbano-Cusio-Ossola, 20 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza il numero dei guariti virologicamente (77) supera quello dei decessi (56).