Savigliano: consegnate 2000 mascherine dal consigliere regionale Gagliasso e dal consigliere comunale Racca

I dispositivi di protezione individuale sono stati donati alle strutture che si occupano di anziani e disabili sul territorio e ai volontari del terzo settore

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2000 mascherine chirurgiche consegnate nella giornata di ieri dal Consigliere Regionale della Lega Matteo Gagliasso e dal Consigliere comunale di Savigliano Marco Racca.

Tutto ciò è stato reso possibile da una sottoscrizione spontanea dei numerosi militanti della Sezione Lega Salvini Piemonte di Savigliano con il fondamentale aiuto del consigliere regionale cittadino di riferimento.

I dispositivi di protezione individuale sono stati donati alle strutture che si occupano di anziani e disabili sul territorio e ai volontari del terzo settore della nostra città, in questo momento di emergenza sanitaria legata al diffondersi del Coronavirus.

«Con questa donazione abbiamo voluto aiutare chi non riesce a reperire le mascherine sul mercato per tutelare i soggetti più deboli ed esposti in questo momento di difficoltà – hanno commentato Gagliasso e Racca, ideatori dell’iniziativa -. La nostra scelta è andata nella direzione di non contribuire con una donazione in denaro, ma offrendo un aiuto concreto e immediato e che potrà tornare molto utile in queste settimane a pazienti e operatori del settore. Cogliamo l’occasione per ringraziare in modo particolare tutti coloro i quali hanno voluto dare il proprio contributo volontario ed esprimere la nostra personale riconoscenza a tutte le associazioni veri esempi di altruismo e impegno per gli altri».

In particolare sono state consegnate alla casa di riposo “Chianoc”, a quella di Levaldigi “F.lli Ariaudo”, al centro Anfass “La Rosa Blu”, all’associazione di solidarietà “A.S.Ha.S”, alla Caritas, gruppo volontari Protezione Civile e al distaccamento Vigili del Fuoco volontari della nostra città: i dispositivi di protezione individuale verranno utilizzati sia dagli operatori che lavorano nelle strutture sia dagli ospiti, che in questo momento risultano essere tra i soggetti più esposti alla diffusione del virus Coronavirus e che purtroppo hanno dovuto far fronte all’emergenza in modo autonomo.

cs