L’arte da vivere con “Artemidì”

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IDEA n.13 del 2 aprile 2020

Le braidesi Laura Costantino e Ilenia Muò hanno creato un’associazione che promuove eventi culturali in sinergia con il territorio

L’arte ha un potere ambiguo: da un lato ci permette di guardarci dentro, di esplorare gli aspetti più nascosti della nostra personalità; dall’altro ci obbliga a buttarci, a socializzare le nostre emozioni, a esprimere pubblicamente idee e stati d’animo.

Interiorità ed esteriorità, solitudine e condivisione: una contraddizione fortemente creativa, che è in grado di smuovere gli animi e rendere vivo un territorio. Lo sanno bene Laura Costantino e Ilenia Muò, creatrici dell’associazione “ArteMidì” di Bra.

Appena ventenni, le due giovani studentesse hanno deciso di mettere la loro passione per l’arte al servizio del territorio, organizzando eventi, mostre e iniziative sui social: un’espressività a trecentosessanta gradi, che tocca letteratura, fotografia, teatro e cinema. Per Laura e Ilenia (che hanno avviato il progetto due anni fa insieme all’amica Giulia D’Ancona) l’arte è un catalizzatore di emozioni e di idee, un’occasione per valorizzare la propria città, una speranza di scoprirsi umani nel rapporto con l’altro.

Per conoscere più da vicino il progetto “ArteMidì” e le sue iniziative, abbiamo intervistato Laura e Ilenia per i lettori di IDEA.

Come e quando è nato il progetto “ArteMidì”? Quali sono state le prime iniziative proposte?
«Il progetto “ArteMidì” nasce nel marzo 2018 come folle sperimentazione di tre giovani ragazze. Eravamo da tempo alla ricerca di un modo per ravvivare dal punto di vista culturale Bra, la nostra piccola città. Ispirate da alcune iniziative torinesi, abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura e proporre subito un evento nel maggio di quello stesso anno. La serata ha preso il titolo di “ArchèMidì” e ha coinvolto una ventina di giovani artisti (fotografi, illustratori, scrittori e musicisti) che hanno condiviso liberamente la loro arte. È stato un momento incredibile grazie al quale abbiamo visto il territonostro progetto concretizzarsi davanti a un pubblico. Agli inizi del 2019, dopo la realizzazione di altri due eventi, “ArteMidì” è diventata una vera e propria associazione».

Quali attività svolgete e in quali ambiti artistici?
«Le attività che svolgiamo consistono principalmente in e venti culturali che comprendono mostre di fotografia, illustrazione, “reading” di poesie e racconti, accompagnamento musicale dal vivo. Durante l’ultimo anno abbiamo inoltre ideato alcuni progetti differenti rispetto alle nostre tipiche serate-evento: un contest fotografico dal titolo “Progetto DiVino” (in collaborazione con Slow Food) e la “Bra Photo Marathon”, la prima maratona fotografica braidese ideata insieme al Comune della città. Per avvicinare il pubblico alla poesia, invece, abbiamo da poco dato il via ad un programma radiofonico, “Freedom Writers”, sulla web-radio “BraOn – TheRocks”, durante il quale giovani poeti e scrittori del territonostro rio vengono intervistati e leggono i propri lavori».

La vostra attività si svolge a stret to contatto con il territorio. Per voi che importanza hanno gli eventi culturali in contesti come il no stro?
«Abbiamo la fortuna di vivere in una realtà come quella di Bra molto aperta e fertile per quanto riguarda lo sviluppo di iniziative giovanili di stampo artistico-culturale; infatti, nel nostro percorso abbiamo collaborato molto bene con il Co mune, che ci ha sempre appoggiato e aiutato. Nel no stro territorio gli eventi culturali, specie quelli rivolti ai giovani, sono fondamentali per stimolare l’interesse all’arte e alla cultura, nel loro senso più ampio. La nostra associazione vede le persone non solo come pubblico degli eventi, ma anche come protagoniste degli stessi».

Le vostre attività vedono spesso il coinvolgimento di scrittori e artisti molto giovani. Cosa rappresenta per loro l’arte?
«Per i giovani l’arte è un modo per esprimere sé stessi, per comunicare la parte più profonda del loro essere. Molti artisti che abbiamo incontrato tenevano nascosti i propri lavori prima di “ArteMidì”, sia per timidezza sia perché non avevano effettivamente avuto oc casione per condividerli.

La cosa più bella è sentirci dire “grazie” dagli artisti perché abbiamo offerto loro uno spazio di espressione, ma anche scoprire che ci sono molti talenti tra di noi che spesso non mostrano le proprie creazioni. Ciò che si ottiene quando un’anima si esprime attraverso l’arte è sempre potente, quindi merita di essere visto».

Collaborate spesso con altre realtà associative. Quanto è importante fare rete?
«Per noi la collaborazione con le altre realtà del territorio è importantissima. Pur essendo attive da soli due anni, abbiamo già avuto modo di conoscere altre associazioni e ogni collaborazione è stata per noi una grande esperienza di arricchimento. Abbiamo lavorato con gruppi già consolidati da anni (come “SwitchOn”), ma anche con collettivi di giovani (come la Consulta politiche giovanili), che ci hanno supportato e che noi stesse supporteremo in progetti futuri. Fare rete è fondamentale. Unire le forze, le idee e gli intenti può portare a grandi risultati per chi lavora, ma soprattutto per il territorio per cui si lavora».

Che progetti avete per il futuro? Potete anticiparci qualcosa?
«Abbiamo in cantiere alcune nuove proposte molto entusiasmanti. Innanzitutto collaboreremo con due realtà braidesi: l’associazione “Switch On” per il progetto “Fuori Percorsi” (che riguarda l’ideazione di tour interattivi e artistici e ha come scopo la valorizzazione del territorio) e l’associazione “Lunetica” per il progetto “BRAin ideas” (che mira a rivalutare un luogo della città attraverso il coinvolgimento dei giovani in corsi e attività). Entrambi i progetti citati sono legati al bando “Mondo Ideare” della Fon da – zione Crc. Inoltre abbiamo in programma per novembre il primo festival della fotografia braidese, in collaborazione con il Comune. Sarà un anno pieno di novità!»


  “ARTIVIRUS”, UNA RUBRICA PER MOMENTI DI EVASIONE  

Da pochissimo, in risposta alla drammatica emergenza sanitaria che ci ha colpito, avete inaugurato una nuova rubrica sui vostri social network: “ArtiVirus”. Di cosa si tratta?
«Stiamo vivendo un periodo molto particolare. Passiamo tutto il nostro tempo in casa e questa condizione, seppure necessaria, può diventare molto stressante. Abbiamo pensato a un modo per alleggerire i cuori e le menti ed è nata così “artivirus”, una rubrica in cui tentiamo di regalare, attraverso l’arte, piccoli momenti di evasione.

È composta da quattro appuntamenti settimanali (realizzati tramite dirette su instagram) dedicati a diversi generi artistici. il martedì si parla di un grande fotografo; il mercoledì è la giornata di #tileggounverso, un’iniziativa che invita i nostri ascoltatori a condividere un video in cui leggono una poesia; il giovedì è dedicato alla lettura in diretta di un’opera; la domenica è invece riservata al cineforum social, durante il quale interagiamo con il pubblico discutendo di un film (che è il pubblico stesso a scegliere attraverso un sondaggio proposto nei giorni precedenti)».