Lettera del senatore Marco Perosino, MES e Borsa i due argomenti trattati

"Mi preme portare a conoscenza dei cittadini, ed indirettamente del Governo, i giudizi miei formatisi a seguito di numerose segnalazioni da parte di tutte le categorie di persone"

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Marco Perosino, senatore e sindaco di Priocca

Riceviamo e pubblichiamo

“Data la situazione di eccezionale gravità e pericolo, analizzati i fatti e le decisioni di UE e BCE fondamentalmente avversi agli interessi dell’Italia, nell’attesa di poterne discutere nelle dovute sedi con calma e ponderazione, mi preme portare a conoscenza dei cittadini, ed indirettamente del Governo, i giudizi miei formatisi a seguito di numerose segnalazioni da parte di tutte le categorie di persone. Mi riferisco ai seguenti argomenti.

1. MES. Non si può e non si deve firmare. Chi capisce l’italiano, leggendo i testi comprende che è una fregatura solenne. Va ridiscusso e, se non modificato profondamente, mai accettato da parte nostra. Come possiamo decidere (p meglio possono decidere Conte, Gualtieri e pochi altri) di impegnare l’italia per 134 miliardi in cambio di nulla? Come possiamo permettere che la ristrutturazione del debito pubblico, se firmiamo, sia decisa dal direttore del MES al di fuori e al di sopra di ogni altra norma? Dalla firma deriva la patrimoniale pesante. Dimostrarmi che non è così!!

2. BORSA. occorreva chiudere lunedì scorso, prima della bufera che ha bruciato miliardi. Non si può, non c’è la norma, l’Europa non vuole? Si crea per decreto, per motivi e cause eccezionali, la norma a difesa degli interessi economici nazionali. Esistono per davvero i “poteri forti ” che non lo permettono perché intendono speculare?
Se la democrazia ha senso , e lo ha, prima c’è la tutela costituzionale del risparmio, della ricchezza nazionale, indirettamente anche dell’ordine pubblico”.

Senatore Marco Perosino