Il Coronavirus stoppa la Serie D, Daidola: “Non possiamo fare altrimenti, ma è un grosso disagio per tutti”

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Tempi duri per lo sport quelli vissuti con lo spettro del Coronavirus, come testimoniato dalle accese polemiche ai “piani alti” già nei giorni scorsi sulla possibilità di disputare o meno le partite dei diversi campionati.

Un problema che, a cascata e con casistiche diverse, si riversa anche su tutto il calcio dilettantistico, generando non poche difficoltà. Anche la Serie D è stata fermata, imponendo lo stop alle cuneesi Fossano e Bra. Mister Fabrizio Daidola, tecnico dei giallorossi, interpreta così questa fase: “E’ di certo un disagio per tutti, ma non penso proprio che possiamo fare altro che non accettare quanto disposto e imposto da chi deve decidere. Per quanto ci riguarda, al di là dello stop del campionato, a complicare ancora di più i piani è la chiusura dell’impianto di Bra, a cui non possiamo accedere da ieri. Non è certo una condizione agevole, anche se capiamo e ci adeguiamo. Non possiamo fare altro che aspettare e sperare che le cose possano cambiare”.

Sulla possibile influenza di questa pausa sul campionato, invece: “Sicuramente non sarà facile riprendere. Oltre alle ovvie difficoltà che di solito si materializzano dopo una ripresa, ci sarà anche il fattore legato agli impegni ravvicinati, con i molti recuperi da calendarizzare. Occorrerà essere sempre in buone condizioni, a patto che si possa essere al gran completo, perchè quando si è costretti a disputare una trasferta infrasettimanale, restando due giorni fuori, non è detto che tutti possano permetterselo, avendo un altro lavoro”.