Castagnito: una nuova panchina rossa contro la violenza sulle donne

Nella piazza del municipio: sarà inaugurata domenica 8 marzo, nel segno di... William Shakespeare

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Domenica 8 marzo, a Castagnito, sarà una giornata tutta dedicata al “lato rosa del cielo”: in primis, con l’inaugurazione della panchina rossa posta in piazza del municipio, per volontà espressa del Comune, e recante un’eloquente targa commemorativa dedicata a tutte le donne.

«Si tratta dell’espressione di un impegno contro ogni forma di violenza alle donne – dice il sindaco Carlo Porron – e che prende le mosse dalla giornata a loro dedicata il 25 novembre di ogni anno, come stabilito un quarto di secolo fa dall’assemblea generale delle nazioni unite».

Il taglio del nastro avrà luogo a mezzogiorno, con susseguente aperitivo: tuttavia, il primo cittadino espone già ora alcuni tratti di quella che sarà la sua orazione ufficiale. «Manifestazioni, leggi punitive, arresti, processi più rapidi nei confronti dei colpevoli, non sono ancora riusciti a contrastare e radicare il fenomeno del femminicidio e dello stalking. Nono basta punire, e proteggere le vittime: occorre fare opera di prevenzione».

Come? «Con l’educazione e la cultura: i Centri antiviolenza mancano ancora di sostegni adeguati e duraturi da parte dello Stato, e non esiste ancora un piano di prevenzione nazionale. Sino a quando non si educheranno i più giovani al rispetto reciproco, ed all’accettazione delle differenze, non si riuscirà a contenere il fenomeno “tout court”».

E’ significativo, peraltro, il contenuto della targa stessa: ideata a livello di team in modo semplice ma efficace, nel segno dello slogan “Non sei sola!” e con una chiara citazione di William Shakespeare, che tra i suoi versi si erge sino al pieno “In piedi, Signori, davanti a una Donna” come esortazione e presa di coscienza di una realtà complessa, ma ammirevole, preludio di un abbraccio. Perchè i buoni sentimenti, e l’ispirazione, non hanno epoca: così come la voglia di mettere in pratica un’idea, di lanciare un messaggio a chi sta intorno. E questo, davvero, è il primo dovere di un Comune.

Alla luce di questi ragionamenti, serve dunque riscrivere la grammatica delle relazioni? Porro ha le idee chiare: «Sì, certamente: e ripartire dalle bambine e dai bambini, per insegnare loro come la negatività di certi stereotipi della virilità e della femminilità vanno cambiati. Servirebbe potenziare un progetto nazionale sul tema delle pari opportunità: partendo dalla spinta dei piccoli Comuni, come il nostro. Ecco, questa panchina è dunque uno stimolo in tal senso».

Tutti, castagnitesi e non, sono allora invitati a rispondere “presente” alla cerimonia di domenica: per un Roero con, simbolicamente, le scarpette rosse ai piedi.

Paolo Destefanis