“Infrastrutture, anche per la Granda ci vuole un Commissario”

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Il Coordinamento di Italia Viva Cuneo e Valli ha promosso, nei giorni scorsi, un incontro aperto alle forze del centro progressista e liberaldemocratico per dare vita, principalmente nella zona cuneese, ad un Tavolo Riformista che possa essere luogo di confronto e di elaborazione comune anche a prescindere dalle collocazioni che i diversi movimenti o i singoli componenti sceglieranno di avere in futuro nella loro autonomia. In quel contesto sono anche stati esposti alcuni dei punti cardine che Italia Viva propone al governo e che sono condizione per la sua permanenza nell’attuale maggioranza.

Tra questi l’affermazione del principio del garantismo contrapposto al giustizialismo populista come elemento base di civiltà di una democrazia liberale per il quale, sul tema della prescrizione e più in generale su quello di una giustizia giusta, Italia Viva rimane ferma alla legge Orlando e non intende accodarsi alla deriva del giustizialismo grillino.

L’elezione del “Sindaco d’Italia” vale a dire la scelta di eleggere il capo del governo con le stesse modalità con cui i cittadini scelgono oggi chi li governerà per cinque anni nelle loro città è, oltre che di buon senso, un modo per rilanciare la partecipazione democratica nel nostro paese e dargli la stabilità che in tutti questi anni non ha mai avuto. E’ una proposta che serve al paese e non certo a Italia Viva i cui voti, in un sistema proporzionale, peserebbero molto di più nella formazione di un qualche governo di coalizione.

L’altro tema centrale ed imprescindibile è quello della manovra Shock per rilanciare l’economia in una fase nella quale tutti gli indicatori segnalano una prossima crisi a livello internazionale. Si tratta di sbloccare almeno 120 miliardi già stanziati e quindi spendibili, di opere attualmente bloccate in settori strategici per far ripartire il paese.

Da infrastrutture tra le quali compaiono la Gronda di Genova, l’Asti-Cuneo, l’aeroporto di Firenze (bloccato da 12 anni), per un totale complessivo di 45 miliardi a cui se ne aggiungono altri 16 per opere minori e 1,8 miliardi in capo all’Anas per il 2020-2021; 14 miliardi ancora per il dissesto idrogeologico e 3 miliardi per interventi di edilizia scolastica solo per citare le voci principali.

Italia Viva propone una modalità di soluzione per sbloccare queste opere e far ripartire i cantieri fermi per impedimenti burocratici e da una legislazione confusa. L’individuazione di 100 Commissari in tutto il paese che, sul modello dell’Expò che con l’allora Commissario Beppe Sala realizzò un evento il cui successo e il cui ritorno economico hanno portato e portano beneficio tuttora alla Lombardia e all’intero paese e quello più recente del nuovo Ponte Morandi, di cui si è alzata la dodicesima pila nei giorni scorsi, che vede nella nomina del Commissario Massimo Bucci, Sindaco di Genova, il soggetto preposto alla realizzazione dell’opera nel rispetto delle leggi ma senza intoppi burocratici. Italia Viva propone di usare questo metodo su tutte le opere da sbloccare.

E’ evidente che tutte queste voci includono tante opere grandi e piccole anche nel nostro territorio, dalla Asti-Cuneo alla variante di Demonte solo per citare le principali. Il tema quindi di un Commissario che possa agire sul nostro territorio, come per Genova Massimo Bucci Sindaco della città e Commissario del nuovo Ponte Morandi, sarebbe sensato e opportuno porselo anche per la Granda e il fatto che, in questa ottica, possa essere proposto il Presidente della provincia e Sindaco di Cuneo Federico Borgna dovrebbe essere vista come una soluzione positiva per l’intera provincia Granda.

Flavio Martino
Coordinatore Italia Viva – Cuneo e Valli