Gli sciacalli del coronavirus: tentativi di truffe anche in Granda

Tutto parte da una chiamata alla vittima: "Stiamo venendo a casa a farle il test del tampone". Alcuni casi anche in provincia di Cuneo, ma nessuno andato a segno

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Approfittando dello stato di apprensione dettato dall’emergenza del coronavirus, si stanno diffondendo alcune nuove forme di truffa. Anche in provincia di Cuneo si sono verificati dei casi, fortunatamente nessuno andato a segno. I malintenzionati, verosimilmente di etnia sinti, contattano telefonicamente le vittime: “Stiamo venendo a casa vostra per farvi il test del tampone”.

In realtà, come ha specificato il questore Emanuele Ricifari, nessun organo sanitario prende questo tipo di iniziative. L’operazione viene eseguita sulle persone che hanno avviato l’iter dopo avere avuto qualche sospetto sulla possibilità di aver contratto il virus. L’indicazione, se si dovessero verificare casi simili, è di contattare immediatamente le forze dell’ordine.