Coronavirus, le misure adottate dagli uffici della Questura di Cuneo

Chiusa la struttura esterna utilizzata come sala d'attesa, ingressi consentiti a tre persone alla volta e finestre da aprire ogni 15 minuti

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Questura Cuneo
La Questura di Cuneo

“E’ necessario seguire le indicazioni fornite dalle fonti istituzionali, la paura di molti cittadini è assolutamente ingiustificata”. Emanuele Ricifari interviene sull’emergenza coronavirus, predicando calma e segnalando l’eccessivo allarmismo che si è generato: “C’è un dato che fa riflettere – ha detto il questore di Cuneo -: le chiamate al 112 fanno registrare un picco dopo i telegiornali”.

Ricifari ha poi spiegato quali sono le misure a cui devono attenersi gli operatori della Polizia (“la categoria più esposta dopo il personale medico-sanitario”), invitando tutti i cittadini a seguire le stesse linee. Negli uffici aperti al pubblico l’ingresso viene consentito a tre persone alla volta e l’ambiente viene areato con l’apertura delle finestre ogni 15-20 minuti. E’ inoltre a disposizione un dispenser per consentire ai cittadini di lavarsi le mani. L’avvertenza per il personale è quella di mantenere una distanza di almeno 1,20 metri dalla persona con cui si parla. Chiusa la struttura all’esterno della Questura utilizzata per l’attesa.

Gli agenti che operano invece su strada sono dotati di guanti e mascherine, che vengono utilizzati esclusivamente se si interviene su soggetti ammalati o sospetti. “Altrimenti – ha sottolineato il questore -, questi strumenti di protezione non sono necessari, anzi possono peggiorare la situazione”.