A Fossano successo per l’iniziativa “CINiAmo insieme” organizzata da Cantiere Civile (FOTO)

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Si è svolta lo scorso mercoledì 12 febbraio, presso il ristorante “Spada di Drago” a Fossano, l’iniziativa  “CINiAmo insieme” organizzata da Cantiere Civile.

Fossano ha deciso di scendere in campo a fianco della popolazione cinese che lavora in Granda in segno di solidarietà, in seguito al clima di allarmismo causa Coronavirus, che sta emarginando i cinesi residenti in Italia.
La cena, molto partecipata, è stata apprezzata anche dalla titolare del ristorante, Arianna Chen, che ha ringraziato con un post su Facebook gli organizzatori dell’iniziativa.
Di seguito riceviamo e pubblichiamo il pensiero di Cantiere Civile rivolto a tutto lo staff del ristorante:
“Grazie a voi per l’ottima accoglienza! Come ci avete confidato, il calo di clienti è solo l’ultimo dei problemi che state – ingiustamente – attraversando. Ieri sera, sentendovi parlare, abbiamo provato tanta rabbia per tutto quello che avete subito in prima persona. Battute squallide, telefonate anonime, il gesto della mascherina o anche un semplice sguardo, sospeso a metà tra la paura e il disgusto. Il fatto di sentirsi asfissiare anche in famiglia, stretti tra le propria mura domestiche, per il semplice fatto di accendere la TV, lobotomizzata sul Coronavirus ad ogni ora e su ogni canale. Il terrore di sentirsi accerchiati, sempre e dovunque. Sensazioni impossibili da immaginare, per rendersene conto occorre viverle sulla propria pelle. Sentirsi in minoranza è già uno svantaggio in sé, figuriamoci in questi frangenti. Tanti italiani si preoccupano per il virus: in alcuni casi, bombardati da un’informazione isterica e non sempre oggettiva, ci può anche stare. Pensiamo agli anziani o a chi non ha gli strumenti culturali per analizzare lucidamente il fenomeno: usare la ragione non è sempre scontato.
Detto ciò, vi chiediamo di riflettere su questo: se la situazione è “critica” per tutti, provate a pensare a chi ha amici e parenti in Cina e, come se non bastasse, deve affrontare tutte queste situazioni spregevoli per il semplice fatto di avere un’origine geografica diversa dalla nostra. Davvero possiamo permetterci di accettare tutto questo nel 2020? In un paese che si definisce libero e democratico?
Possiamo davvero esimerci, come cittadini, di riflettere sulle conseguenze di tutto questo?
Noi crediamo di no. Noi crediamo sia impossibile restare indifferenti di fronte a episodi così pesanti. Episodi capaci di segnare, talvolta indelebilmente, soprattutto i più giovani: non attrezzati per elaborarli dunque più esposti, indifesi.
E a loro che, come comunità, dobbiamo innanzitutto pensare. Proprio come ha fatto il nostro presidente Mattarella, andando a visitare una scuola frequentata da tanti bambini cinesi.
Piccoli-grandi gesti per dirvi, cari amici che ieri sera ci avete ospitato, che non siete soli, che c’è anche un’altra Italia. L’unica che dovrebbe esistere, e per la quale una buona politica dovrebbe spendersi quotidianamente. L’Italia descritta nella nostra Costituzione: libera, egualitaria e solidale”.