Tennis Trophy: le finali del Trofeo Kinder Sport 2020. Rita Grande: “Il nostro obiettivo è fare giocare i ragazzi in un clima di festa” (FOTOGALLERY)

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Si è conclusa questa mattina la quindicesima edizione del Trofeo Kinder Sport 2020, sui campi da tennis del GSRF Ferrero di Alba. Un successo enorme per una delle 127 tappe del torneo che tocca in totale 18 regioni d’Italia. Per i vincitori e gli altri giovani finalisti, tutti nati tra il 2004 e il 2011, si prospetta la partecipazione al Master di Roma.

Di seguito l’intervista al’ideatrice del Torneo ed ex tennista Rita Grande:

Come è nato questo torneo?
Io avevo terminato la mia carriera professionistica nel 2005 e sorse la domanda ‘cosa fare dopo?’. Con marito e mio fratello, entrambi maestri di Tennis, abbiamo deciso di organizzare dei tornei giovanili, che al tempo scarseggiavano. In seguito siamo riusciti a ottenere una partnership con la Disney e abbiamo collaborato con loro per 3 anni.
Siamo così passati da 28 tornei della prima edizione a 60. Poi a Bra ho incontrato il dottor Dogliani che mi ha introdotto alla Ferrero. Il progetto è piaciuto molto ed è così iniziata una nuova collaborazione che ha portato a dei risultati davvero impressionanti”

Cosa si prospetta ora per i giovani atleti?
I vincitori e i finalisti di ogni tappa si qualificano al Master Finale che si terrà verso la fine di Agosto, dove partecipano tutti i finalisti delle altre regioni. Ogni anno partecipano in moltissimi, l’anno scorso erano circa 1300 ragazzi. Questo è un bel appuntamento perché oltre alla partita ci si può divertire e stringere nuove amicizie. Il nostro obiettivo non è trovare campioni ma fare giocare i ragazzi in un clima di festa.”

Come mai la scelta di non avere un giudice di sedia alle partite?
“Abbiamo basato il tutto sul fair play. L’agonismo c’è ma la correttezza è fondamentale.
I ragazzini possono sbagliare e non ci deve essere malafede, crediamo che sia per loro una bella iniziativa, dal momento in cui sono spronati a trovare da soli una soluzione ai possibili diverbi.”

Parallelamente al torneo si tiene il circuito Junior Wheelchair.
L’anno scorso, io e Giancarlo Bonasea abbiamo dato avvio al torneo wheel chair, quasi per gioco. Abbiamo iniziato con 5 tappe e siamo passati da 9 iscritti a un totale di 49, un numero pazzesco per un wheelchair. Così quest’anno abbiamo realizzato un circuito con 8 tappe con l’idea di farlo crescere sempre più. Anhe i partecipanti del wheelchair verranno poi al master e organizzeremo per loro delle partite, singoli e doppi, con i normodotati, con l’idea di — un’idea di inclusione.”

Come è cambiato il tennis giovanile in questi ultimi anni?                                      “Ci sono sempre più genitori che, caricati dai media e dal sogno di grandi guadagni, fanno fare sport ai figli per arrivare ai massimi livelli. Credo che questo si sia un po’ esasperato ultimamente. Tutto ciò non deve essere parte della crescita di un ragazzino, lo sport è importante perché fa bene ed è una fondamentale esperienza di vita.”