Accoglienza e lavoro: a Saluzzo PASsi avanti tira le somme e propone due nuovi progetti (VIDEO E FOTO)

Presenti al convegno, oltre al sindaco Mauro Calderoni, anche la deputata del PD Chiara Gribaudo

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Si è tenuta ieri, venerdì 14 febbraio, la convention PASsi avanti, con l’intento di raccontare un percorso di crescita, non dovuto o imposto dalla normativa vigente, ma dall’etica che permea l’agire politico e sociale.

Numerosissime le associazioni presenti all’evento, tutte intervenute con profonde riflessioni, dati alla mano, del rendiconto sulla delicata questione del flusso dei migranti, legato all’agricoltura.

Primo fra tutti, l’intervento del padrone di casa, Sindaco Mauro Calderoni :”Ringrazio tutti per aver partecipato, ed essere qui a condividere un report. Abbiamo voluto raccontare cosa è accaduto e cosa è stato fatto di concreto nel momento in cui sono mutati i mercati e l’economia. Gli anni recenti hanno visto arrivare una massa di immigrazione di africani non indifferente. Abbiamo tentato di semplificare la materia urbanistica, creando dal nulla una rete di strutture che ospita e dà sistemazione per chi non lo trova dal datore di lavoro. Alla retorica urlante, Saluzzo ha preferito il lavoro silenzioso. Rispetto al 2018 il Pas ha registrato un numero significativamente di contratti con una crescita sicuramente maggiore. Esperienza spontanea nata dal basso e figlia dell’emergenza. In questo tavolo di buona volontà sono stati affrontati i problemi con dedizione. Affronteremo con impegno e rigore i problemi ancora esistenti ma sappiamo di dover collaborare per evitare derive peggiori in una situazione già complessa “.

E’ successivamente stato apportato un elenco, riferito ai dati di report ovvero: Il Pass ha aperto il 19/06/19 e chiuso il 22/10/19, periodo nella quale 629 persone hanno avuto un posto letto, mentre lo scorso anno solamente 506 lo hanno ottenuto .Le persone che hanno usufruito dei servizi esterni, accedendo ai bagni alle cucine e ai servizi, sono stati 502 e lo scorso anno 418.

Si è quindi registrato un incremento di 197 persone ed i comuni che hanno aderito sono Saluzzo; Costigliole; Lagnasco e Verzuolo.  Hanno soggiornato presso strutture diffuse 129 persone.

Gli addetti all’accoglienza diffusa, hanno registrato 170 contratti regolari nell’anno 2018, rispetto ai 181 nel 2019, ed hanno collaborato con il comune ben 34 comuni, all’interno della provincia di Cuneo.

I contributori del progetto sono stati: Regione Piemonte; Prefettura di Cuneo; Compagnia di San Paolo; Fondazione CRT; Fondazione CRC; Consorzio Monviso Solidale; CGIL; CISL; Ospiti ed Aziende.

Forte il contributo derivato dalla Caritas di Saluzzo, con il progetto Saluzzo Migrante, progetto che interviene  favore dei migranti, in particolare i lavoratori stagionali del comparto agricolo. Dal 2014 è attivo il presidio della Caritas Italiana.

Quello che mi sento ora, è di ringraziarvi tutti- dice Don Giuseppe Dalmasso, direttore della Caritas di Saluzzo – ringrazio tutti quelli che stanno vivendo questa realtà e questo mondo globalizzato dove c’è migrazione, e grazie a Dio non è occupazione ma aiuto e risorsa, e la vedo in chiave positiva, non come un allarme ma come dice Papa Francesco, un momento propizio da vivere come uomini, e c’è sempre stato. Dobbiamo imparare dalla storia anche se il nuovo fa sempre paura ma girando il mondo come missionario ho visto che gli uomini sono sempre ben organizzati”.

In conclusione, sono stati presentati due progetti, come primo, Dignità in campo, che è un progetto con l’obiettivo di prevenire nuove forme di sfruttamento del lavoro in agricoltura e promuovere nuove pratiche di economia sociale attraverso la sperimentazione in due territori.

Altro progetto presentato è stato “La Buona Terra” istituito anche con fondi F.A.M.I., ed interviene in modo strutturale per tutelare i braccianti stagionali e garanzia delle aziende di un’offerta di manodopera qualificata, evitando lo sfruttamento e altre forme di illegalità legate al caporalato.

Conclusa la convention dal forte intervento dell’On. Chiara Gribaudo, che esordisce in merito al decreto sicurezza, desiderando lei stessa una abrogazione totale, ma obbiettivamente parla e spera almeno in una modifica di tale decreto.