La saviglianese Carola Lorenzo ce l’ha fatta: sarà sul palco di Casa Sanremo

Intervista alla cantante che corona un sogno: "Un'emozione unica ed una bellissima vetrina"

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Carola Lorenzo

Si è tenuta domenica sera, 26 gennaio, la finalissima del concorso firmato “Museo Della Canzone – Fondazione Erio Tripodi”, per accedere al palco di casa Sanremo, a cui hanno partecipato quattro cantanti.

I finalisti erano: Caterina Bianchieri, Martina Tarantino, accompagnata alla chitarra da Alessandro Sperotti, Carola Lorenzo e la Resonance Band.

Questo concorso ha dato modo, alla vincitrice Carola Lorenzo, talentuosa cantautrice saviglianese di 25 anni, di poter accedere al tanto ambito palco di casa Sanremo.

Carola, una volta realizzato e metabolizzato il fatto che aveva realmente vinto lei, nonostante i cantanti molto dotati in gara, ci ha rilasciato un’intervista a cuore aperto, raccontandoci le sue emozioni.

Con che stato d’animo hai preso parte alla finale?

La sera della finalissima ero molto agitata, perché era l’ultima serata e perché gli altri cantanti in gara erano veramente bravi, tutti diversi, ed ognuno con un proprio modo di cantare, non ho realizzato fino alla fine che avrei realmente potuto vincere questo concorso”.

Con che canzoni ti sei esibita?

Ho partecipato alla serata, cantando “Straordinario” di Chiara Galiazzo, “La felicità” di Simona Molinari, e il mio pezzo ovvero “Nuvole”, composto da Zoroty Distribution al quale hanno partecipato i ragazzi dell’associazione “Gruppo le nuvole” di Isabella Berardo.

Cosa senti ora che hai realizzato di aver vinto?

Aver vinto è una emozione unica, soprattutto per il percorso di studi che io ho intrapreso, sapere che mi ha portato a Sanremo, per me è un ottimo traguardo ed una bellissima vetrina, sarò ospite di Casa Sanremo Tour sul palco di Palafiori

Che progetti hai quindi per il futuro?

Mi piacerebbe conoscere qualche produttore ed avere una opportunità lavorativa all’interno del campo musicale“.

Speri un giorno di poter cantare sul palco di Sanremo?

Si certo che lo spero, ma sono una ragazza con i piedi per terra, prendo sempre ciò che mi viene offerto rimanendo il più possibile obbiettiva “.