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Gian Antonio Stella a Cuneo per il primo appuntamento con MotivAzione

Dal 31 gennaio, evento promosso dalla Fondazione CRC: altri ospiti Marco Aime, Andrea Zorzi, Stefano Bartezzaghi, Taxi1729

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La seconda edizione del progetto MotivAzione, promosso dalla Fondazione CRC, oltre ai consueti percorsi di formazione per gli insegnanti, prevede per il 2020 un ciclo di cinque lezioni/incontri tenuti da scrittori, studiosi e personalità, al fine di sensibilizzare sulle tematiche educative tutti gli attori che compongono la comunità.

Il ciclo di lezioni/incontri si terrà a Cuneo, con il patrocinio del Comune di Cuneo, e vedrà protagonisti Gian Antonio Stella, Marco Aime, Andrea Zorzi, Stefano Bartezzaghi, Taxi1729. Il nucleo portante attorno a cui è stato costruito il progetto è il tema del benessere a scuola come elemento essenziale per la buona riuscita scolastica a cui si legano i temi della scoperta del talento e delle intelligenze multiple, dell’innovazione tecnologica e didattica, delle scelte future consapevoli e le tematiche multiculturali.

Con questa seconda edizione del progetto, che prevede eventi aperti a tutti e porta a Cuneo relatori di grande interesse – dichiara Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC – vogliamo far riscoprire alla nostra comunità il valore e la responsabilità del ruolo degli insegnanti, riattivando così la loro motivazione nell’essere portatori di un compito fondamentale, seppur talvolta difficile. In parallelo a questi eventi pubblici, il progetto si collega a iniziative specifiche di formazione dei docenti e di attività nelle classi”.

Il primo incontro dal titolo “Educazione: perché deve essere inclusiva” si terrà a Cuneo venerdì 31 gennaio 2020, alle ore 18, presso il cinema Monviso (via XX settembre 14) e avrà come protagonista Gian Antonio Stella. L’educazione ha un ruolo centrale nella formazione del futuro cittadino. È nelle aule e in quegli anni che si gettano le basi per affrontare il mondo, per leggerlo e interpretarlo, per aprirsi agli altri. In un momento storico contrassegnato dalla chiusura è dalla scuola che può partire un messaggio importante di inclusione e di partecipazione, alla scoperta dei talenti di ciascuno.

Gian Antonio Stella racconta nella sua ultima riflessione il mondo della disabilità, attraverso le vite di uomini e donne spesso emarginati, senza voce, che sono riusciti a mostrare al mondo le loro straordinarie capacità e a cambiarlo un po’, così come fa la scuola ogni giorno. Gian Antonio Stella, classe 1953, ha iniziato la sua carriera al Corriere d’Informazione per poi passare al Corriere della Sera, dove da molti anni scrive come editorialista di politica, cronaca e costume.

Lucido e ironico indagatore dei problemi sociopolitici e dei costumi italiani, ha ricevuto numerosi premi giornalistici e, nel 2005, il premio Fregene per la narrativa con il romanzo Il maestro magro. Oltre al suo ultimo saggio Diversi. La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia, edito da Solferino, ha pubblicato Schei, L’Orda, Lo spreco, Negri, froci, giudei & co., Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, e i romanzi La bambina, il pugile e il canguro, I misteri di via dell’Amorino. Con Sergio Rizzo ha scritto La Casta, La Deriva, Vandali, Licenziare i padreterni e Se muore il Sud.

I successivi quattro appuntamenti sono:
28 febbraio: Marco Aime, La cultura e il processo di cambiamento. Siamo tutti multiculturali
20 marzo: Andrea Zorzi, Lo sport, il talento e il magico potere della sconfitta
20 aprile: Stefano Bartezzaghi, Forse la scuola di domani
5 maggio: Taxi1729, Scegli cosa voglio. L’economia per capire il mondo in cui viviamo