Nuova scuola media, Italia Nostra di Bra chiede all’Amministrazione di “riconsiderare le priorità”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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La sezione braidese di Italia nostra prende posizione in merito alla costruzione di un nuovo edificio scolastico in primo luogo ricordando quali sono le linee riguardo all’edilizia scolastica su cui si è espressa l’autorità competente.

Il MIUR, il Ministero della pubblica Istruzione, è intervenuto più volte sull’edilizia scolastica. Nel più recente Decreto Ministeriale n.753/2013, si precisa: “In generale le aree scolastiche devono essere scelte in modo da diventare elementi di connessione per la loro naturale possibilità di diventare “civic center” e contribuire alla qualità del tessuto urbano circostante. Devono essere individuate in zone salubri, poco rumorose, lontane da strade importanti, in situazioni orografiche favorevoli, (sottolineature nostra ) possibilmente pianeggianti per consentire l’organizzazione di attrezzature di gioco e sportive e, se le condizioni sono difficili, le aree dovranno essere adeguatamente ingrandite.”

D’altronde già nel Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 all’art.1.1.4 si precisava :
“Per quanto riguarda le condizioni ambientali, la scuola dovrà essere ubicata:
i) in località aperta, possibilmente alberata e ricca di verde, che consenta il massimo soleggiamento o che sia comunque, una delle migliori in rapporto al luogo;
ii) lontana da depositi e da scoli di materie di rifiuto, da acque stagnanti, da strade di grande traffico, da strade ferrate e da aeroporti con intenso traffico, da industrie rumorose e dalle quali provengono esalazioni moleste e nocive, da cimiteri e da tutte quelle attrezzature urbane che possono comunque arrecare danno o disagio alle attività della scuola stessa;
iii) in località non esposta a venti fastidiosi e non situata sottovento a zone da cui possono
provenire esalazioni o fumi nocivi o sgradevoli.”

Inoltre la Legge 11gennaio 1996 n.23 (norme per l’edilizia scolastica) al punto 2 recita:
“la programmazione degli interventi per le finalità…deve garantire…
2. la riqualificazione del patrimonio esistente , in particolare di quello avente valore storicomonumentale”
Appare chiaro che il progetto della nuova scuola media che si vuole costruire nell’ex scalo ferroviario appare privo di queste caratteristiche visto che l’edificio sarà ingabbiata tra la ferrovia (da cui dovrà distare, per legge, almeno 30 metri) e via Trento Trieste, la via più trafficata e quindi inquinata e rumorosa di Bra. Inoltre su tutti i circa 13.000 mq dell’area gli organi sovracomunali competenti, (Azienda Sanitaria Locale e ARPA Piemonte) hanno imposto l’obbligo di una totale bonifica per sospetto inquinamento . Infine il nuovo edificio è vicino in linea d’aria all’ARPA industriale e dall’ABET, le due grandi fabbriche chimiche.
A parte quindi il merito di una scelta secondo noi non idonea, ci sembra opportuno inserire il dibattito in un quadro più ampio attraverso una serie di considerazioni: .
• Si è presa questa decisione tenendo presente le reali esigenze di edilizia scolastica della città a partire dall’andamento demografico?
• Si è fatto un censimento puntuale dell’esistente con la chiara consapevolezza che l’emergenza climatica impone di non consumare nuovo territorio (e negli ultimi decenni il consumo braidese è stato assolutamente sproporzionato)
• Siamo proprio sicuri che tutti i vari edifici scolastici abbandonati non possano essere
opportunamente riqualificati?
• Considerando le priorità a cui deve far fronte questa amministrazione appare più urgente la costruzione di una nuova scuola media o quella di risolvere il problema dell’accesso al nuovo ospedale la cui apertura appare imminente ?
• Si è considerato che l’ottima intenzione di portare avanti un piano del verde della città postula l’esigenza di preservare come pubblico l’edificio della Piumati e l’area verde intorno (già giardino della chiesa di S. Chiara) e che per creare nuovi ampi spazi di verde pubblico è necessario sfruttare anche l’ex scalo ferroviario, ultima area libera nel cuore della braida?

Invitiamo quindi la nuova amministrazione comunale a riconsiderare le proprie priorità a partire da un quadro più ampio e poi nel merito a rivedere con attenzione le caratteristiche dell’area rispetto alla legge sull’edilizia scolastica

ITALIA NOSTRA
SEZIONE DI BRA E DEL BRAIDESE