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Bra è pronta a riabbracciare il “suo” regista Francesco Amato: “Ho voluto cominciare il tour dal paese dove sono cresciuto e mi sono appassionato al cinema”

"Consiglio questo a film a tutti, perché ognuno ritroverà nel film qualcosa che gli appartiene, che richiama il proprio vissuto, i dolori e le speranze. E’ un film davvero universale che parlerà a tutti quelli che lo vogliono ascoltare"

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Francesco Amato

L’appuntamento è per venerdì 3 gennaio (ore 21): al cinema “Vittoria” di Bra, sarà protagonista il regista (braidese) Francesco Amato. Sarà proiettato “18 regali”, suo ultimo lavoro e in uscita (nei cinema italiani) dal 2 gennaio. Proiezione possibile grazie al supporto del Comune di Bra: al termine (insieme alla figlia Susanna, interprete della pellicola) è in programma un incontro-confronto con gli spettatori. L’abbiamo raggiunto telefonicamente, per una breve intervista.

La soddisfazione di aver lavorato per questo film e il risultato che ne è venuto alla luce?

A “18 Regali” ho dedicato meno tempo rispetto ai miei film precedenti, ho avuto un tempo di preparazione limitato rispetto al passato, poiché la lavorazione di questo film coincideva con la post produzione e messa in onda di Imma Tataranni, la mia serie per Rai Uno. Ma l’apporto e lo slancio emotivo, forse anche perché sapevo di avere meno risorse in termini di tempo e di energie, è stato ancor più generoso. Non solo da parte mia, ma anche da parte dei miei collaboratori. Attorno al racconto di Elisa si è creata un’atmosfera di grande responsabilità, amore e gentilezza. Che poi sono i sentimenti che restituisce lo schermo. Sono molto felice di avere raccontato questa storia, sono felice delle scelte degli attori, soprattutto sono felice di essere riuscite a dare sostanza cinematografica alla testimonianza che Elisa Girotto aveva lasciato come eredità: la speranza nel futuro anche quando il futuro ti respinge“.

Il regista come lo racconta e come lo consiglia?

E’ la storia di una ragazza che ha bisogno della sua mamma per diventare donna, e di una donna che ha bisogna di essere madre per accettare di morire.
Consiglio questo a film a tutti, perché ognuno ritroverà nel film qualcosa che gli appartiene, che richiama il proprio vissuto, i dolori e le speranze. E’ un film davvero universale che parlerà a tutti quelli che lo vogliono ascoltare“.

Che serata sarà quella braidese?

Per me, l’occasione di vedere per la prima volta il film in sala, con un pubblico di amici e persone a cui voglio bene. Spero di incontrare i miei compagni di squadra, i miei professori del liceo. E’ una specie di test ma gioco in casa, ho voluto cominciare il tour che mi legherà alla distribuzione di questo mio film proprio dal paese dove sono cresciuto e ho cominciato ad appassionarmi al cinema e ai racconti“.

Un appello per i braidesi per venerdì sera.

Non sono bravo a fare appelli, il film non ne ha bisogno. E’ giusto che gli spettatori sappiano che non è un film realizzato per motivi commerciali, ma per ricordare una persona che ha lasciato all’Italia – questa Italia così pessimista – un messaggio di speranza. Questo era il nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto“.

Un augurio di Buon Anno ai braidesi, agli spettatori e ai lettori di Ideawebtv.it.

Io auguro a tutti un anno di pace, con meno social, meno tastiere, e più passeggiate in montagna, nei boschi e nelle nostre belle città“.