Una serata, tanti mo­tivi di festa, ma anche molte ragioni per confermare come, da tempo, la strada tracciata e seguita dal Rotary club Ca­nale-Roero sia giusta. Lo è anche perché qui, davvero, si respira aria che sa di casa e di squadra: il motivo principale per cui questo sodalizio sa “far girar palla” per usare un termine calcistico, specie se la sfera è quella della crescita di un intero territorio.
Ne sa qualcosa il “past-governator”, Gian Michele Gancia, in visita lo scorso anno, in una me­morabile serata dai sapori tra il teatrale e il benefico, tornato per salutare coloro che sono ormai più amici che non semplici, e importanti, consociati.
L’ingegnere genovese (parola di “IDEA” che lo intervistò dodici mesi fa) trovò, lampanti, i caratteri distintivi del pianeta rotaryano e ha compiuto un gesto più che simbolico: condividere an­cora una volta la stima concreta nei confronti di “Cascina Aqui­lone” Onlus già espressa nella precedente annata dal club roerino con l’acquisto di un pullmino per i suoi utenti.
Gancia ha consegnato alle due referenti, Alessandra Borgogno e Sara Costa, un nuovo dono alimentato dai fondi accantonati per i “service” destinati alle “ec­cellenze” territoriali nel campo del sociale. Si è trattato di una valigia colma di “Wppsi”, i “test” cognitivi che si presentano come uno strumento fondamentale per l’attività di questa realtà or­mai “partner” dei rotaryani del Roero. Come spiegato dal presidente del club, Fabrizio Costa, la decisione è stata assunta dal precedessore, Giulio Abbate, con lo stesso Gancia e subito contrassegnata dal segno “più” dal Diret­tivo oggi in carica.
«è uno strumento diagnostico rivolto ai bambini sino a 7 anni che arrivano da noi per stare con i nostri volontari», ha spiegato Alessandria Borgogno. «Ciò che sta dentro alla valigia rappresenta un elemento che ci mancava, e sarà molto utile: l’abbiamo contraddistinta con il simbolo del Rotary ed è una “strenna” natalizia per la quale al club va tutta la nostra riconoscenza».
«“Cascina Aquilone” ha dato una grande opportunità al Rotary», ha commentato Gancia, «ossia la possibilità di essere utili ai bambini, alle famiglie. La nostra presenza qua, oggi, tutti i giorni, è importante perché possiamo es­sere al servizio delle persone. Quando, alla fine della scorsa annata, abbiamo reperito altri fondi significativi, ci siamo sentiti con Giulio Abbate. Alla domanda se ci fosse la necessità di alimentare qualche servizio sul territorio, egli mi ha segnalato il bisogno di tale apparecchiatura, Ed eccola qua: evviva l’“Aquilo­ne,” evviva i rotaryani roerini!».
Un riconoscimento importante, nella seconda parte della serata, è stato consegnato da Gancia che ha spiegato: «Ogni anno il Pre­sidente internazionale del Ro­tary fissa alcuni obiettivi. Chi lo dovrà verificare riceverà un attestato che può essere di categoria “oro” oppure “platino”. Grazie ai 2.450 soci, il Distretto 2032 ha ottenuto un risultato eccezionale: 40 su 41 club hanno ottenuto tale attestato e, tra questi, ve ne sono sette di platino. Uno è andato al Canale-Roero: è un grandissimo risultato, di tutti, ma so­prattutto del “past-president”, Giulio Abbate».
Questi, con il suo luogotenente Bruno Barile e l’allora segretario Sergio Rolfo è stato onorato nel corso della serata.
Ma la “serie gaudiosa” non si è conclusa qui e lo ha ben spiegato lo stesso Fabrizio Costa.
«Giulio Abbate, nello scorso anno sociale, con grande spirito altruista ha chiesto il riconoscimento della “Paul Harris fellow”, la massima onorificenza rotaryana, per tutti i suoi collaboratori, ma non per se stesso. Ci abbiamo pensato noi, oggi».
E così è stato, in modo ampiamente meritato, e con il rito della spillatura affidato proprio alle mani di Gancia.
«Questo traguardo», ha commentato Giulio Abbate, «è stato raggiunto grazie a tutti, grazie al no­stro Governatore, grazie al Diret­tivo e alle commissioni, grazie a Bruno Barile e a Sergio Rol­fo: è un successo davvero di quadra che Fabrizio Costa sta portando avanti, lavorando molto bene. Continuiamo così!».