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Michele Ferrero e l’alta Langa nel nuovo libro

Edito dalla “Uniart”, sarà presentato lunedì prossimo in collaborazione con l’Ente Fiera della nocciola e l’Unione dei 38 Comuni

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Ci siamo! Il libro “Mi­chele Ferrero e l’alta Langa-Un uomo, un’a­zienda, un territorio, un amore senza fine”, freschissimo di stampa, debutterà durante la presentazione organizzata in fondazione “Pietro, Pie­ra e Gio­vanni Ferrero” per lunedì 9 dicembre alle 21, condotta dal noto giornalista di Me­diaset Beppe Gandolfo.
L’opera, di 260 pagine, nella pri­ma parte ricostruisce la vicenda sia umana che imprenditoriale del “signor Michele”, soffermandosi in particolare sul rapporto con un territorio che gli deve moltissimo, anche con le testimonianze di alcuni dipendenti langhetti degli anni pionieristici dell’azienda dolciaria.
Nella seconda parte il volume, do­tato di un ampio apparato fo­tografico che illustra ogni capitolo, si sofferma sui 38 paesi del­­l’alta Langa, i cui amministratori diedero vita al progetto, che ri­sulta unico nel suo genere, di in­titolare in contemporanea un proprio luogo pubblico al­l’in­du­striale albese, inaugurandolo in contemporanea nel pri­mo anniversario della morte.
Lo fa presentando in quattro pa­gine per paese le peculiarità che contraddistinguono ciascun centro, tra cui i posti di pubblica frequentazione che oggi por­­­tano il nome di Michele
Fer­rero.
Lo scopo è, anche in funzione della fruizione di queste pagine da parte dei posteri, di contribuire a tramandare il diffuso senso di gratitudine di un’intera popolazione verso quello che i fortunati “Caroselli” televisivi di tanti anni fa ci hanno insegnato a chiamare Gi­gante amico.
Ciò che ha fatto il “signor Mi­chele”, con le sue intuizioni e con l’azienda che ha fatto crescere fino a raggiungere orizzonti globale, ha davvero del miracoloso, perché non solo ha originato un’industria alimentare che gode di una reputazione po­sitiva eccezionale in tutti i continenti, non solo dà da vivere, di­ret­tamente o indirettamente, a decine di mi­gliaia di dipendenti e collaboratori, non solo è un fiore all’occhiello del “made in Italy”, ma ha consentito anche di arginare lo spopolamento dell’alta Langa, con conseguenze benèfiche ai giorni nostri tangibili a ogni livello.
Il progetto della dedica in contemporanea dei 38 luoghi pubblici fu lanciato dall’Ente Fiera della nocciola, guidato da Flavio Borgna, e da Carlo Borsalino del­la “Uniart” e fu subito accolto da ciascuno dei Comuni dell’alta Langa, riuniti nell’Unione presieduta da Ro­berto Bodrito.
Il volume ospita anche belle im­magini d’archivio gentilmente concesse dall’azienda “Ferrero” e della fondazione “Pietro, Piera e Giovanni Ferrero”.
Si può prenotare il libro “M­i­chele Ferrero e l’alta Langa-Un uomo, un’azienda, un territorio, un amore senza fine”, al costo di 16 euro, telefonando al numero 0173-615282 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Il 9 dicembre, alle 21, in Fondazione “Ferrero”

Lunedì 9 dicembre, con inizio alle 21, ad Alba, l’auditorium della fondazione “Ferrero” (via Strada di mez­zo 44) ospiterà la presentazione di “Michele Ferrero e l’alta Langa-Un uomo, un’azienda, un territorio, un amore senza fine”, libro edito dalla “Uniart” di Roddi nelle versioni italiana e inglese.
A moderare l’incontro sarà il noto giornalista di Me­dia­set Beppe Gandolfo, egli stesso originario dell’alta Langa. A fianco dell’editore, Carlo Bor­­­salino, e del curatore del volume, Claudio Puppione, relazioneranno Roberto Bodrito, presidente dell’Unione dei Comuni dell’alta Langa, e Flavio Borgna, pre­sidente dell’Ente Fiera della nocciola e dei prodotti tipici dell’alta Langa. Sono inoltre previsti gli interventi di alcuni ospiti di prestigio e momenti di intrattenimento in tema con i contenuti del libro.
L’opera, concepita per tramandare quelli che sono sta­ti momenti storici per un vasto territorio, rende o­maggio alla genialità di un imprenditore, Michele Fer­rero (1925-2015), a cui decine di migliaia di persone devono l’attuale benessere, ma anche a una popolazione e ai frutti di una terra, la nocciola in particolare, che con lui hanno trovato un immediato “feeling”. Il progetto editoriale è stato ideato soprattutto per rinnovare la gratitudine di un intero territorio e della sua gente all’industriale e lo spunto venne dall’intitolazione al “signor Michele”, avvenuta in contemporanea, a un anno della scomparsa del papà della “Nutella”, nel febbraio 2016, di un luogo pubblico in ciascuno dei trentotto Comuni facenti parte dell’Unione montana dell’alta Langa.
Il postulato di partenza è semplice: senza l’azione lungimirante di Michele Ferrero, oggi l’alta Langa, la sua popolazione e i suoi frutti, in particolare la nocciola Piemonte Igp, non sarebbero ciò che sono.
E l’attuale benessere non sarebbe tale, così come non esisterebbe l’“appeal”, o quanto meno esso non possederebbe il vigore odierno, che sta inserendo il turismo fra le principali fonti di reddito della zona.

BaNNER
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