Garessio chiede il recesso dall’Unione Montana. Renza Roberi: «Il nostro terriotorio merita una maggiore collaborazione»

Riceviamo e pubblichiamo le motivazioni che hanno spinto Renza Roberi a votare contro la proposta della maggioranza

0
839

Il Comune di Garessio ha votato nel Consiglio straordinario dello scorso martedì 19 novembre l’uscita del Comune dall’Unione Montana Alta Val Tanaro. Solo tre consiglieri hanno votato contro questa decisione: Isaac Carrara, Anna Maria Nasi e Renza Roberi, che ha motivato la sua decisione come segue:

«Relativamente al recesso del Comune di Garessio dall’Unione Montana Alta Val tanaro, con la presente coglio spiegare le motivazioni per cui non sarò favorevole al recesso di cui stiamo trattando.
Sono venuta a conoscenza di tale decisione soltanto in data martedì 12 novembre e sono stata informata dal Sindaco nell’incontro dei capo gruppi avvenuto in data 14 novembre 2019.
Ritengo che per la complessità e l’importanza che il tema trattato riveste per il nostro Comune, per la valle dell’Alta Val Tanaro e per i suoi abitanti, ci sia bisogno di uno studio e di una riflessione ponderata, nonché di una decisione che non può essere presa in tempo troppo brevi.
La documentazione stessa relativa all’Unione Montana A.V.T. va sviscerata e interpretata nella maniera più appropriata ed obiettiva, proprio in relazione alle considerazioni rilevate dal Sindaco stesso.

Nella riunione dei capo gruppo ho proposto e chiesto al Sindaco di darci un tempo di due tre mesi con la composizione di un gruppo ristretto di lavoro all’interno del Comune (modalità per altro già utilizzata per l’analisi della mozione Isaac relativa all’autonomia del Piemonte) al fine di evidenziare i punti critici, scrivere un documento da presentare formalmente all’Unione Montana con delle richieste specifiche e andare quindi a trattare/mediare gli argomenti rilevati.

Questa mia richiesta non è stata accolta e perciò nel rispetto del ruolo che ricopro in rappresentanza delle persone che mi hanno votato e del mio gruppo elettorale, nell’interesse del Comune di Garessio, non posso essere favorevole a tale decisione.
Il mio parere non è una presa di posizione e basta, ma ha un valore politico profondo, in sinergia con le esigenze del territorio. Il recesso del nostro Comune dall’Unione Montana determina la disgregazione di un territorio già particolarmente provato e disagiata, che necessiterebbe invece di essere rafforzato attraverso una maggiore apertura, unione e collaborazione tra i comuni che lo rappresentano».