McDonald’s Cuneo e Amico Sport insieme per i nuovi lavori della palestra inclusiva di S. Rocco Castagnaretta

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Due grandi ricorrenze: il ventennale di Mc a Cuneo e i venticinque anni di Amico Sport, da qui nasce l’idea e l’impegno, da parte della maggior catena di ristorazione veloce del Mondo, di stanziare nuovi investimenti nella palestra inclusiva “Paolo Mosconi”; il progetto di sostentamento sarà presentato in occasione dell’assemblea annuale della ASD Amico Sport e il 22 novembre, nella cena Mc Donald’s, importante occasione per raccogliere fondi per la causa di Fondazione Ronald.

Per il ventennale di Mc a Cuneo e i venticinque anni di Amico Sport, saranno molte le iniziative e l’impegno della società di origine statunitense per sostenere nuovi investimenti nella palestra inclusiva di San Rocco Castagnaretta; la presentazione del progetto avverrà il prossimo 15 dicembre in occasione dell’Assemblea annuale della ASD e durante la cena McDonald’s del 22 novembre, serata che avrà come obiettivo: la raccolta fondi per la Fondazione Ronald.

Presente sul nostro territorio provinciale da ormai vent’anni e da sempre a fianco delle attività vive del territorio, sia in ambito sociale e sportivo, McDonald’s ha recentemente confermato di volersi prender carico di alcuni investimenti per l’arredo e la sistemazione della sala comune di accoglienza e condivisione della palestra inclusiva di San Rocco Castagnaretta, inaugurata lo scorso anno.

“Siamo felici di poter continuare dare una mano al movimento di Amico Sport-Special Olympics,” – spiega Alessandro Romano, gestore della società licenziataria McDonald’s per la provincia di Cuneo – “anzi è nostra volontà intensificare il supporto. Ci siamo conosciuti ormai quasi dieci anni fa, anche attraverso la possibilità di inserire nel nostro organico Davide, un ragazzo che ebbe la possibilità di seguire un percorso formativo di inclusione nel mondo del lavoro. Il rispetto della diversità e le pari opportunità sono una regola etica per noi e che cerchiamo di diffondere anche ai nostri dipendenti, così come lo è restituire alla comunità locale, sotto forme di collaborazione, sostegno e partnership, parte di ciò che la comunità stessa ci aiuta a consolidare dal punto di vista del business”.

Prosegue poi Romano: “Accostarci ad Amico Sport è stato spontaneo: il loro motto, “che io possa vincere ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”, mi richiama personalmente una delle spinte motivazionali più forti che cerchiamo di trasmettere alle tante persone, soprattutto giovani, che lavorano con noi; oggi superiamo, tra i locali della provincia di Cuneo, i 120 dipendenti, che diventeranno 160 con la prossima apertura ad Asti Ovest a fine mese. Trasmettere un messaggio analogo di fronte alle difficoltà che si incontrano in ogni settore, trovo sia una modalità di spinta e di incoraggiamento di fronte a difficoltà che tante volte ci sembrano più grandi di quello che realmente sono, nel lavoro come nella vita di tutti i giorni. L’impegno fa la differenza e porta le persone (come è stato per me e tutti i collaboratori della direzione della nostra azienda che sono partiti dalla base operativa del lavoro) a provare a superare i propri limiti”.

Il Presidente di Amico Sport Cristina Bernardi, soddisfatta di questa collaborazione, dichiara: “Sono particolarmente lieta, quest’anno, di poter comunicare ai nostri ragazzi che è stato intensificato l’accordo con McDonald’s, azienda da loro già molto amata per via delle numerose visite gastronomiche e di svago; si tratta di una sinergia di intenti che si protrae ormai da anni e che ci vede collaborare in tanti eventi, con fornitura di prodotti alle feste dei nostri ragazzi e materiale promozionale. Attualmente Amico Sport conta circa 120 atleti e 40 tecnici oltre a numerosi volontari e appassionati sostenitori; negli ultimi anni, seguendo le linee guida del movimento Special Olympics, si sono inoltre sperimentate alcune discipline unificate, dando la possibilità a giovani senza disabilità di partecipare in modo attivo agli allenamenti e ai tornei, diventando pedine fondamentali delle nostre squadre, ma soprattutto strumenti per la diffusione di una cultura nuova della disabilità intellettiva e di una reale integrazione.”