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Seconda stella Michelin per Michelangelo Mammoliti, executive chef della Madernassa, l’elegante relais immerso nei colli di Langhe e Roero, considerato ormai “una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione“.
Rigore, tecnica e precisione. Nei piatti di Mammoliti troviamo attente geometrizzazioni che colpiscono tanto il gusto quanto la vista per la loro immediatezza e semplicità, esibendo linee e colori che ricordano le pennellate dei quadri espressionisti. In essi la componente floreale e vegetale smette i panni dell’ancella e abbandona la funzione decorativa per diventare la protagonista principale. Queste composizioni minimali si fondano sul rigore tecnico e su una profonda dedizione alla cura e al rispetto della materia prima. Non per questo la tradizione viene abbandonata quanto piuttosto reinterpretata e reinventata presentando nuove forme e complessi sapori.
Una “cucina della memoria”. L’intenzione alla base della cucina di Mammoliti è di favorire, per mezzo della sola stimolazione sensoriale, un’esperienza tale da evocare ricordi di infanzia o schiudere memorie sopite. Ogni creazione si fonda su un lungo lavoro di ideazione e di preparazione, dalla strutturazione della sintassi architettonica alla perfetta commistione di ogni aroma. Non dobbiamo cadere in inganno e credere che Mammoliti si dedichi alla ricerca di inutili sofisticazioni, quanto piuttosto alla ricostruzione di un’originaria genuinità.
In occasione del conferimento della seconda stella lo abbiamo intervistato.
