Scrittorincittà sino al 18 novembre propone 223 appuntamenti per adulti, ragazzi e bambini con 232 ospiti chiamati a esprimersi, riflettere, confrontarsi con i lettori…

Scrittorincittà torna a Cuneo sino a lunedì 18 novembre per la sua XXI edizione. L’atteso festival letterario, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, ha quest’anno come tema portante Voci, intorno al quale autori italiani e stranieri sono chiamati a esprimersi, riflettere, confrontarsi con i lettori di ogni età.

Scrittorincittà propone iniziative, incontri, reading e laboratori durante tutto l’anno, per poi culminare a novembre in sei giorni ricchissimi di eventi.


Complessivamente saranno 223 appuntamenti per adulti, ragazzi e bambini con 232 ospiti tra scrittori, giornalisti, artisti e protagonisti di tutti gli ambiti: dalla letteratura all’arte, dallo sport al cinema, dalla scienza alla musica. Ogni incontro è pensato per mettere a confronto chi legge e chi scrive, chi disegna e chi racconta, con modalità sempre diverse e originali.

Il festival è un’iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte ed è organizzato dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca Civica, con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, con la collaborazione di Europe Direct Cuneo Piemonte area sud ovest e con il sostegno di Fondazione Crc, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt.


Un festival diffuso attraverso la città con centinaia di appuntamenti che dal Centro Incontri della Provincia, cuore della manifestazione, si allargano in tantissimi spazi aperti ai cittadini, come la Biblioteca Civica, il Teatro Toselli, il Cinema Monviso, ma anche i musei e i circoli culturali.

Il programma è a cura di Stefania Chiavero, Paolo Collo, Matteo Corradini, Raffaele Riba, Andrea Valente.

Gli ospiti della XXI edizione
La voce può accompagnare il suono, anzi, è proprio la voce lo strumento musicale più duttile; Scrittorincittà dedica alla musica un ricco parterre di incontri: Iva Zanicchi si racconta nel suo nuovo libro Nata di luna buona (Rizzoli); il cantautore e poeta Flavio Pardini, meglio conosciuto come Gazzelle, ci accompagna in un percorso poetico fuori dal tempo e dallo spazio nel suo libro Limbo (Rizzoli); il cantante, chitarrista e autore Cristiano Godano (Nuotando nell’aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz, La nave di Teseo) racconta la genesi di una delle più importanti band della musica rock italiana a trent’anni dalla sua nascita; il giornalista musicale Massimo Cotto (Rock live, Mondadori) ripercorre la storia dei concerti più leggendari di sempre; Cesare Picco in Sebastian (Rizzoli) presenta un Bach inedito.


Non solo libri di musica ma anche musica dal vivo: l’avanguardia jazzistica e le ricerche musicali di Gabriele Coen (sax, clarinetto) si incontrano in duo con il funambolico Francesco Poeti, tra eclettismo espressivo e tradizioni della musica ebraica; il quartetto musicale romano Kalambur, nato su una panchina di fronte al Mattatoio di Testaccio, si esibisce all’Open Baladin; il team di musicisti Rebel Bit crea quadri sonori tra musica vocale e sperimentazione elettronica nello spettacolo “Paper Flights” il cui fil rouge è la vicenda del Piccolo Principe.


Voci sono quelle che raccontano un mondo che sta cambiando: Monica Cirinnà (L’Italia che non c’era.

Unioni civili: la dura battaglia per una legge storica, Fandango) rivela i dietro le quinte del percorso legislativo della legge che ha introdotto in Italia le unioni civili per persone dello stesso sesso; Gad Lerner (Concetta. Una storia operaia, Feltrinelli) riflette su cosa è rimasto oggi del giornalismo di un tempo e su come è mutato il racconto della realtà; Nando Dalla Chiesa e Federica Cabras (Rosso mafia, Bompiani) analizzano la teoria del fenomeno mafioso; la voce potente, amara e ironica di Etgar Keret, autore di Un intoppo ai limiti della galassia (Feltrinelli) sorvola la realà quotidiana di una nazione, Israele, costretta a convivere con una guerra sorda e strisciante. Paolo Flores d’Arcais in Questione di vita e di morte (Einaudi) si interroga sul tema del fine vita. Sergio Rizzo (La memoria del criceto, Feltrinelli) ripercorre quell’intreccio di errori ripetuti da cui non riusciamo a imparare che è la storia italiana. Francesco Erbani (L’Italia che non ci sta, Einaudi) analizza il complesso di sfide economiche, ecologiche, tecnologiche e migratorie che nessuno Stato nazionale sembra più in grado di governare. Di politica italiana e di europeismo discute anche Federico Fubini (Per amor proprio. Perché l’Italia deve smettere di odiare l’Europa (e di vergognarsi di se stessa), Longanesi). Le vincitrici della XIV edizione del Concorso Lingua Madre Amalia Lombarte del Castillo (Terzo Premio) e Andreea Luminita Dragomir (Premio Speciale Slow Food-Terra Madre) dialogano sulla voce, ritrovata o scoperta, attraverso la scrittura in una lingua altra. Aboubakar Soumahoro (Umanità in rivolta, Feltrinelli) discute sui diritti dei lavoratori, soprattutto quelli migranti. Annalisa Camilli (La legge del mare, Rizzoli), giornalista di Internazionale, ci porta a bordo delle navi delle Ong che operano nel Mediterraneo, spiegandoci come lavorano e in che modo finanziano le loro attività.

Voci dal presente, ma anche voci dal passato: nel centenario della nascita di Primo Levi, una lezione di Fabio Levi che illustra trame e intonazioni dell’autore che ha raccontato Auschwitz a lettori di ogni età, condizione sociale e livello culturale; Walter Barberis con Storia senza perdono (Einaudi) riflette sul ruolo dei testimoni e della storiografia nella ricostruzione della Shoah; a cinquant’anni dall’allunaggio due personaggi distanti come Patrizia Caraveo (Conquistati dalla Luna, Raffaello Cortina) e Leo Ortolani (Luna 2069, Feltrinelli Comics) ci raccontano la loro comune passione per la luna; di storia d’Italia ci parlano Marcello Fois (Pietro e Paolo, Einaudi) e Davide Orecchio (Il regno dei fossili, Il Saggiatore). Gianni Barbacetto (Piazza Fontana. Dove cominciò l’ultima guerra italiana, Garzanti) e Benedetta Tobagi (Piazza Fontana. Il processo impossibile, Einaudi) ricostruiscono i tragici eventi della strage di Piazza Fontana. Emilio Gentile (Chi è fascista, Laterza) dialoga con Pier Giorgio Zunino su cosa sia stato realmente il fascismo.
Marco Piantini (La parabola d’Europa, Donzelli) individua gli errori commessi dall’Europa, ma anche le conquiste e le basi da cui ripartire.

A duecento anni dalla nascita della regina Vittoria, Antonio Caprarica (La regina imperatrice, Sperling & Kupfer), profondo conoscitore della storia e dei reali inglesi, si cimenta con un romanzo sulla vita di una statista e donna eccezionale. Per i novanta anni del giallo, Cristina Cassar Scalia (La logica della Lampara, Einaudi) e Mariolina Venezia (Via del riscatto, Einaudi) presentano le loro due protagoniste, la vicequestore Vanina Guarrasi, in servizio a Catania, e la pm materana Imma Tataranni.

A cinquecento anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, Massimo Polidoro (Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle, Piemme) ci conduce a conoscere un genio assoluto attraverso le memorie, immaginarie ma scrupolosamente documentate, di Francesco Melzi, amico e allievo prediletto dell’inventore.

Non mancano le voci sportive: Damiano Cunego (Purosangue, Baldini+Castoldi, con Tiziano Marino) ci racconta la sua esperienza nel ciclismo, che ha dimostrato com’è possibile vincere anche senza doping. Riccardo Cucchi, la cui voce ha riempito i nostri pomeriggi di emozioni narrando da testimone diretto decine di campionati, si racconta in un libro, Radiogol (Il Saggiatore). Uno sportivo coi fiocchi, il filosofo Marco Berruto presenta il suo Capolavori (Add editore), a metà tra racconto e biografia.

Chiudono il festival Lello Arena e Stefano Genovese (Io, Napoli e tu, Piemme) al cinema Monviso lunedì 18 novembre alle 18, raccontando insieme a Cristina Clerico la Napoli bella, quella che sorride, che si arrangia, che lavora, perspicace, strana, a volte un po’ matta ma sempre geniale.

Segnalare le tantissime presenze è impossibile, per questo il consiglio è consultare il sito www.scrittorincitta.it per scaricare il ricco programma suddiviso per giorno e luoghi.

Gli appuntamenti per bambini e ragazzi
Scrittorincittà ha come primo obiettivo quello di promuovere la lettura per tutti, dagli adulti ai ragazzi e ai bambini. Per questo è l’unico festival in Italia che dedica lo stesso spazio agli appuntamenti per i ragazzi e per il pubblico adulto, anche grazie a un ricchissimo programma per le scuole, dalle materne alle superiori.
Tantissimi, come ogni anno, gli ospiti del programma dedicato ai più giovani.