“Cinghiali fuori controllo, a rischio pubblica sicurezza e patrimonio agroalimentare”

L'appello di Coldiretti Cuneo: "Servono azioni tempestive"

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Ogni anno nella Granda vengono dichiarati 200 incidenti stradali causati da cinghiali e il 63% dei danni all’agricoltura provocati da fauna selvatica è imputabile a cinghiali

Ogni anno in Italia 10.000 incidenti stradali sono causati da animali selvatici con 13 morti nei primi nove mesi del 2019, di cui uno sulla tangenziale di Alba la scorsa estate. È quanto emerge da una stima Coldiretti su dati Regioni e Osservatorio Asaps in occasione del blitz contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici davanti a Montecitorio di migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e ambientalisti, a cui ha preso parte anche una nutrita delegazione di Coldiretti Cuneo.

Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle Istituzioni, Sindaci con i gonfaloni e i rappresentanti dei sindacati, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dell’ambientalismo e delle Associazioni dei consumatori come Symbola, Terranostra, Federparchi, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Centro Consumatori Italia, Apab e Legambiente che ha condiviso le preoccupazioni alla base dell’iniziativa. Tra gli altri, presenti anche il Ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, il leader della Lega, Matteo Salvini, il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, dei M5S, e Luca Ciriani, Presidente del gruppo di FdI al Senato.

Una vera e propria emergenza nazionale che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti e che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, porta 3 italiani su 4 (72,7%) a considerare un pericolo per la circolazione la presenza di animali selvatici e di cinghiali. Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato dell’81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l’analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. Oltre 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero. È quanto emerge dal primo Dossier Coldiretti/Ixe’ sull’emergenza animali selvatici in Italia.

In provincia di Cuneo sono 200 gli incidenti stradali causati da cinghiali che in media vengono dichiarati ogni anno, un dato in costante crescita.

Ingenti anche i danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica nella Granda che – secondo gli ultimi dati disponibili, resi noti nel Piano provinciale per il controllo della specie cinghiale – ammontano nel 2017 ad oltre 723.000 euro, di cui 454.000 (ossia il 63%) imputabile a cinghiali. Un’incidenza che mostra un trend in crescita negli ultimi anni.

Grande presenza di parlamentari, Sindaci e Amministratori del nostro territorio, sia di maggioranza sia di minoranza, a testimonianza di quanto la tematica sia sentita ed importante – commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo –. L’impegno preso è stato quello di modificare, già nell’attuale Legge di Bilancio, la Legge 157 sulla caccia proprio perché si sta assistendo ad un aumento continuo dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano, purtroppo, vittime. Occorre, innanzitutto, semplificare la normativa attuale responsabilizzando gli Enti locali ad effettuare interventi per il contenimento del numero dei cinghiali che abbiano anche un impatto positivo sull’ambiente. Si assiste, ormai, all’incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali salito a 2 milioni in Italia. Oltretutto molti non denunciano neanche gli incidenti poiché scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni”.

L’eccessiva presenza dei selvatici – prosegue Moncalvo – rappresenta un rischio per il nostro agroalimentare e mette in seria difficoltà l’attività delle imprese. Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che, con coraggio, continuano a presidiare anche i territori più isolati e a garantire la bellezza del paesaggio e il futuro del Made in Cuneo. La tutela dell’ambiente non deve farci dimenticare la sicurezza stradale, per questo serve agire con tempestività, specificatamente nelle aree collinari e montane, dove l’agricoltura è più difficoltosa, in cui si sono già persi oltre il 50% delle superfici coltivabili a causa proprio dei selvatici”.

c.s.