“Inno alla Gioia”, la mostra del maestro Ugo Nespolo approda ad Alba (FOTO e VIDEO)

Presentato ill suo ultimo libro "Maledette Belle Arti", critiche e pensieri in merito al concetto di arte oggi

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Banca d’Alba, insieme all’Associazione Giulio Parusso, ha inaugurato Venerdì pomeriggio la mostra artistica “Inno alla Gioia” del maestro Ugo Nespolo. A precedere l’apertura, la presentazione dell’ultima opera letteraria del maestro intitolata “Maledette Belle Arti“.

Il maestro ha fatto conoscere il suo libro, insieme ai relatori Roberto Ponzio, Presidente dell’Associazione Culturale Giulio Paruso e il Dottor Gianluca Cuozzo, Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Torino.

L’opera letteraria è frutto di una raccolta di articoli pubblicati dal professore sul quotidiano “Il Foglio” nell’ultimo anno. Brani definiti “cattivi” dall’artista, i quali mettono in evidenza le contraddizioni del sistema dell’arte. Citando uno degli articoli pubblicati di recente, Il Dott. Cuozzo sottolinea quanto sia importante per il maestro la manualità, definita come requisito fondamentale per la realizzazione di un’opera d’arte.

Cosa sono le “Maledette Belle Arti”? – prosegue il maestro. Sono niente meno che le arti Accademiche, codificate attraverso le regole del mercato. Arti che originano delle opere con il semplice pensiero, senza confrontarsi con la tradizione e la competenza artigianale. In questo senso, vale a dire che siamo tutti artisti, vanificando così il significato originario del termine.

In base a ciò, è stato domandato al maestro cosa sia la creatività dal suo punto di vista. Citando le parole del filosofo Maurizio Ferraris, egli fa riferimento a come questo termine venga usato con fin troppa leggerezza al giorno d’oggi. Più che creatività è necessario far riferimento ad una teoria o meglio, ad una corrente di pensiero, la quale porterà in seguito alla concreatizzazione di un’opera. Un esempio lampante è il Manifesto del Futurismo, realizzato dal drammaturgo Filippo Tommaso Marinetti, che solo seguito della sua pubblicazione, ha dato vita alla concreatizzazione di un vero e proprio movimento artistico.

Al giorno d’oggi, invece, si parte fin da subito dal valore che un’opera può avere sul mercato, senza considerare cosa c’è dietro, nonché il pensiero che ha portato al suo compimento. Per meglio dire è il denaro che rende “grande” un’opera d’arte. Teoria che il maestro e i suoi colleghi stanno cercando di modificare.

Nel libro si parla anche di “mostre e mostri”, riferendosi a quanto sia cambiato il ruolo del museo. Una volta luogo di destinazione finale delle opere e che segnava la conclusione della carriera dell’artista. Oggi, il museo è imprenditivo, ovvero il luogo di promozione iniziale che assegna all’opera il valore. Per quanto riguarda le mostre, il maestro le accosta vicino al termine mostri al fine d’indicare come a volte possano essere “vuote” e diseducative, perché non accompagnate da una spiegazione dettagliata e un eventuale contestualizzazione storica.

Da queste tematiche, nasce la difficoltà di accostare una definizione ed una sostanza al termine Arte. Per queste ragioni, Nespolo sostiene che oggi l’artista è solo.

Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare“- Verso del poeta Dino Campana riportato sul frontespizio del testo, a questo proposito, Roberto Ponzio, ha domandato a Nespolo di motivare questa scelta. “Un simpatico gioco di parole”- ha risposto il maestro, che ricollegandosi al contenuto del libro, richiama quanto sia importante lavorare con la testa ma anche godersi i piaceri della vita.

Inoltre, grazie alla collaborazione con l’azienda vinicola Poderi Colla, l’associazione Culturale Giulio Paruso ha potuto realizzare delle bottiglie di Barolo rivestite con un’etichetta realizzata del maestro.

A seguito della conclusione del convegno, la mostra è stata aperta al pubblico, registrando fin da subito una grande affluenza.L’esposizione che vanta un numero di 50 opere, sarà aperta al pubblico fino al 12 Gennaio 2020 presso il Palazzo Banca d’Alba, in Via Cavour 4.

Banca d’Alba, insieme alla consulente esterna Laura Della Valle, propone sempre grandi iniziative, anche rivolte alle scuole albesi, che potranno visitare la mostra gratuitamente con l’ausilio di una guida preparata sull’argomento. Inoltre, verrà bandito un concorso per gli alunni della terza media, che dopo la visita, potranno realizzare un elaborato di classe. Per gli studenti degli istituti superiori sarà anche possibile incontrare il maestro e porgli eventuali domande.

Nel video, una panoramica della mostra e l’intervista al maestro

 

Nel video, le parole del Presidente Tino Cornaglia e il Direttore Riccardo Corino di Banca d’Alba