Il 25 ottobre, con la bagna caoda, comiceranno le serate a tema proposte da Claudio Bergese

I tartufi. E le castagne. Per non parlare della zucca, del bollito, del porro… O delle mele, da mettere nelle torte o da trasformare in golose confetture. È questo il vocabolario dell’autunno in cucina proposto dall’Osteria del Borgo Monchiero. Abbandonati gli ortaggi estivi, le grigliate all’aperto, i pic-nic, gli happy hour a bordo piscina, la stagione e anche l’atteggiamento psicologico predilige il focolare, le zuppe, i piatti che trasmettono calore, specie quelli della tradizione. E in questo senso il Piemonte, e in particolare la Langa, quella autentica offre davvero tante prelibate alternative, che «sono diventate l’occasione», come spiega Claudio Bergese, patron e chef dell’Antico Borgo Monchiero, «per serate a tema con un unico comun denominatore: prodotti stagionali d’eccellenza».

Il primo appuntamento è previsto per venerdì 25 ottobre e porta al centro della scena dell’Osteria del Borgo un must della cucina contadina: la bagna caoda, una pietanza tipica a base di acciughe, aglio e olio, utilizzata come intingolo per le verdure fresche di stagione invernale.«La bagna caoda, in origine servita per pranzi e cene con gli amici, occasioni in cui si poteva cucinare una salsa sostanziosa e condividerla tutti insieme a tavola, è ancora oggi simbolo dell’amicizia e dell’allegria», ribadisce Claudio Bergese. «Solitamente servita come piatto unico durante un pranzo o una cena tra amici, o come un buonissimo antipasto, la bagna caoda viene servita in particolari recipienti in terracotta, chiamati “föjòt” o “fujot”, con sotto la fiammella di un lumino che mantengono costantemente calda la salsa.

Contrariamente a quello che si può pensare, il gusto dell’aglio non si sentirà così tanto da rendere la salsa immangiabile, tutt’altro! Il vero segreto è proprio nella sua lunga e lenta cottura. E sono le verdure, un tripudio di colori e sapori che ben rappresentano l’autunno, a rafforzare questo caposaldo della cucina del territorio».


Il 1° novembre salirà in cattedra il profumato tuber magnatum Pico per una serata di gala a base di tartufo bianco d’Alba che con le sue lamelle caratterizzerà in una serie di piatti, dall’antipasto al dolce la cucina d’eccellenza di Claudio Bergese.

L’8 novembre, in virtù anche della vicinanza con Carrù, non poteva mancare una cena dedicata al bollito misto: cinque tagli di carne che, secondo tradizione, solitamente si accompagnano con tre saporite salse.

Il 15 novembre invece la cucina profumerà ogni portata con il celebre porro di Cervere, riconosciuto come un prodotto particolarmente dolce, tenero con un sapore gradevole al palato e soprattutto altamente digeribile. Lo ritroveremo dunque a insaporire tante gustose portate avendo garanzia che il suo bassissimo contenuto calorico non comprometterà la nostra silhoutte!

Il 22 novembre, invece, l’Osteria del Borgo amplierà un po’ i suoi confini tradizionali, esplorando i sapori della paella, un piatto spagnolo allegro, colorato e ricco di sapore e quelli del pesce, più specificatamente del fritto, considerato uno dei piatti più gustati dai buongustai.

Il 29 novembre, a chiusura di questo intenso periodo di appuntamenti gastronomici a tema, l’Osteria del Borgo Monchiero proporrà una romantica serata a lume di candela, impredibile per la cucina, ma anche per l’intramontabile fascino del maniero che ospita il locale!