Supermoto: concluso il SIT, con numerosi piloti cuneesi tra i piazzati

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Si è disputata a Pomposa, in Provincia di Ferrara, dopo le cinque gare disputate in precedenza, la finalissima del Supermoto italian Trophy, al quale hanno preso parte anche Fabrizio Carlino e Giuseppe D’Agostaro, piloti del Moto Drivers Cuneo.

In una bella giornata di sole il folto pubblico presente ha assistito a gare molto spettacolari, che hanno visto assegnare i titoli nazionali e quelli del Trofeo SM2 Ovest, al quale erano iscritti i cuneesi.

I conduttori locali e quelli residenti nelle regioni limitrofe conoscevano perfettamente il terreno di gara mentre i “nostri” affrontavano per la prima volta la scivolosa pista ferrarese, per cui il cuneese Fabrizio Carlino non è riuscito ad entrare nella categoria “A”, dovendosi accontentare di chiudere quindicesimo nella SM2 “B”, mentre il fossanese Giuseppe D’Agostaro si è piazzato quattordicesimo nella SM2 “C”. Assente per infortunio l’altro cuneese Federico Quaglia, il quale non ha potuto difendere la terza posizione che deteneva in campionato.

La classifica assoluta della Classe SM2, che considera i piloti di tutte le regioni, vede Fabrizio Lamonarca chiudere in prima posizione mentre Federico Quaglia, primo dei cuneesi, ha chiuso il campionato in dodicesima posizione, seguito dai compagni di club Fabrizio Carlino, diciottesimo, Giuseppe D’Agostaro trentaduesimo e dallo sfortunato Roberto Giordana, che ha subito un grave infortunio a metà campionato, in cinquantaseiesima posizione.

Il Trofeo Nord Italia della classe SM2 Ovest è andato allo stesso Fabrizio Lamonarca mentre Federico Quaglia, con due gare in meno, è purtroppo scivolato in sesta posizione. Carlino ha concluso in ottava posizione mentre D’Agostaro è stato tredicesimo e Giordana venticinquesimo.

Nella speciale classifica della SM2 Over, che ha visto vincitore Roberto Zanoletti, Carlino ha concluso quarto, seguito da D’Agostaro, quinto, e da Giordana nono.

“Abbiamo pagato la scarsa conoscenza della pista – ha riferito Fabrizio Carlino -. I piloti più vicini conoscevano la pista a memoria, perché vengono spesso a provare mentre noi siamo scesi a Pomposa per la prima volta. In futuro vedremo di provare prima le piste che non conosciamo, per cercare di contrastare i piloti della zona, che sono molto forti”.

c.s.