A Cuneo una tre giorni dedicata interamente alla Medicina Clinica

Le Giornate Piemontesi di Medicina Clinica si terranno il 3-4-5 ottobre

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Anche quest’anno, nei giorni 3, 4 e 5 ottobre, si svolgeranno presso il Centro Congressi della Provincia di Cuneo le Giornate Piemontesi di Medicina Clinica. L’evento organizzato dal Professor Luigi Fenoglio, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna dell’A.O. Santa Croce e Carle di Cuneo e Presidente della Sezione Liguria – Piemonte – Valle d’Aosta della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), è giunto quest’anno alla sua XV edizione .

Presidenti onorari il dottor Giovanni Bertinieri, direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna dell’Ospedale degli Infermi di Biella, ed il Pofessor Francesco Perticone, Ordinario di Medicina Interna all’Università della Magna Grecia . Segreteria Scientifica dei medici cuneesi Christian Bracco e Marco Badinella Martini.

Il convegno di quest’anno può essere considerato quello dei record – commenta Luigi Fenoglio – . Questa considerazione deriva in primis dal fatto che il congresso, nato nel 2005 come Giornate cuneesi di Medicina Interna, è giunto alla sua quindicesima edizione come uno dei più importanti Congressi nazionali di Medicina Interna.

Mai come quest’anno inoltre si era registrato un sold-out precoce dei posti accreditati ECM disponibili a un mese dall’evento. Questo ci ha indotto a considerare un ampliamento delle disponibilità per le prossime edizioni. E’ stata creata una lunga lista di attesa per permettere a più medici di poter partecipare con accreditamento in caso di rinunce di altri. Moltissimi sono coloro che hanno comunque deciso di iscriversi in sovrannumero, senza crediti formativi, pur di riuscire a partecipare ed assistere alle Sessioni scientifiche.

La platea degli uditori sarà composta non solo da Medici, Infermieri e Farmacisti piemontesi ma da professionisti provenienti da tutto il Paese. Numeri da primato se si considerano anche le più di 110 presenze tra relatori, moderatori e discussants provenienti dai principali centri di eccellenza sanitaria, universitari e non, della realtà clinica nazionale.

Quest’anno, per la prima volta in Italia, è stato introdotto il modello anglosassone di raccolta fondi dai Privati riducendo proporzionalmente il peso delle Case Farmaceutiche e del potenziale conflitto di interessi. Il successo, inaspettato per essere il primo anno , di questo modello rafforzerà ulteriormente la garanzia di indipendenza culturale e di informazione che ha sempre caratterizzato l’evento fina dalla sua prima edizione”.

Temi principali del simposio scientifico di quest’anno saranno: un post-graduate Course in reumatologia ed immunologia clinica con un focus particolare sui farmaci biotecnologici, Sessioni sull’appropriatezza di utilizzo della terapia antibiotica, sulla medicina di montagna, sulle grandi sindromi cliniche a coinvolgimento sistemico, sulle patologie infettive tropicali neglette e ad incidenza in crescita, sulla discussione critica riguardo alle linee guida delle principali patologie cardiovascolari (come la fibrillazione atriale, l’insufficienza cardiaca, l’ipertensione arteriosa e la tromboembolia polmonare), la corretta gestione della terapia insulinica nel paziente diabetico, le difficoltà diagnostiche in patologie “difficili” come sarcoidosi e amiloidosi, le novità terapeutiche nell’ambito delle patologie epatiche.

Quest’anno – prosegue Fenoglio – verrà inoltre dedicato sempre maggior spazio alla Medicina Narrativa, quell’ambito della medicina che si occupa non solo di “curare clinicamente” il paziente ma bensì di “prendersi cura” in maniera totalitaria della sua figura. La sua missione è quella di affrontare le dimensioni relazionali e psicologiche del paziente che si verificano in combinazione con la sua malattia fisica. Nel fare questo, la medicina narrativa mira non solo a migliorare l’esperienza del paziente, ma anche a incoraggiare la creatività e l’autoriflessione nel medico. Due sessioni intere verteranno su tale argomento: una sulle storie dei nostri pazienti e sulle loro traiettorie di malattia e un’altra sui sogni passati, presenti e futuri dei professionisti del mondo sanitario.

Confermata, come appuntamento ormai fisso, sarà anche la sessione dedicata all’esposizione delle migliori tesi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, di specializzazione in medicina interna e di laurea triennale in scienze infermieristiche dei due poli universitari piemontesi.

La formazione dei giovani studenti, medici specializzandi ed infermieri, è uno dei pilastri di un efficiente, efficace e moderno Sistema Sanitario, di importanza fondamentale per la sua sopravvivenza – continua Fenoglio – Dal 2004 la Medicina Interna di Cuneo, come sede della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università di Torino, ha formato dieci medici specialisti mentre con altri tre sono in formazione, tutti con Fondi privati provenienti dal nostro territorio, in primis la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo. Questo progetto ha permesso alla Medicina Interna di Cuneo di essere l’unica della Provincia ed una delle poche della Regione, ad non avere carenze di specialisti”.

Nello specifico gli argomenti trattatti saranno: nella giornata di giovedi 3 ottobre, le patologie di ambito reumatologico. Con un Corso i cui Direttori saranno il dott. Enrico Fusaro, Primario della Reumatologia delle Molinette di Torino, ed i cuneesi Nicoletta Romeo e Gianni Gollè del Santa Croce e Carle di Cuneo.

All’interno di questo corso si parlerà di diagnosi e trattamento precoce farmacologico all’avanguardia delle malattie reumatologiche con l’intervento di importanti esperti nazionali tra cui il prof. Leonardo Punzi, Ordinario di Reumatologia presso l’Università degli Studi di Padova, il prof. Ennio Lubrano di Scorpaniello, Professore Associato di Reumatologia all’Università degli Studi del Molise, e la prof.ssa Serena Bugatti, Associato di Reumatologia presso l’Università degli Studi di Pavia.

Nel pomeriggio verrà inaugurato il congresso con la Lettura Magistrale del Prof. Massimo Porta, Ordinario di Medicina Interna e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università degli Studi di Torino, dal titolo “Il lungo viaggio della terapia insulinica nel trattamento del diabete: dalla pancreina all’insulina di ultima generazione”.

Seguiranno poi la sessione sulla “stewardship della terapia antibiotica” che moderata dal dottor Christian Bracco, Membro della Segreteria Scientifica dell’evento e Dirigente Medico presso la SC di Medicina Interna dell’AO S. Croce e Carle, e dal dott. Valerio Del Bono, Direttore della SC Malattie Infettive e Tropicali dell’AO S.Croce e Carle, vedrà relatori del calibro del prof. Mario Venditti, Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università La Sapienza di Roma, con una relazione sul trattamento antibiotico delle infezione delle vie respiratorie e del prof. Francesco Giuseppe De Rosa, Associato di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Torino, che affronterà l’argomento inerente l’utilizzo dei moderni markers diagnostici nella gestione delle patologie infettive.

Sessione conclusiva della prima giornata sarà dedicata alla Medicina di Montagna con una relazione inerente la descrizione di un vero salvataggio eseguito ad opera del Soccorso Alpino Cuneese. Inoltre ci saranno delle esposizioni cliniche inerenti le zoonosi di più comune riscontro sul territorio alpino italiano, tenuta dalla dott.ssa Anna Beltrame del Dipartimento di Malattie Infettive Tropicali e Microbiologia dell’ IRCCS Ospedale Sacro Cuore di Negrar, Verona, e gli effetti fisiologici che il trekking e l’alpinismo ad alta quota possono avere sul nostro organismo, ad opera del dott. Guido Giardini, Direttore della Neurologia e Responsabile dell’ambulatorio della Medicina di Montagna dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta.

La seconda giornata vedrà “l’accensione dei riflettori” all’alba, come è prassi anglosassone nei congressi medici mondiali, con la sessione dedicata all’esposizione delle tesi di laurea magistrale in medicina e chirurgia e di laurea triennale in infermieristica dei poli universitari piemontesi con una relazione della dottoressa Cristina Serraino sui quindi anni di Scuola di Medicina a Cuneo.

A seguire una sessione dedicata alle grandi sindromi cliniche di difficile gestione ( la sindrome cardio-renale, la epato-renale e la epato-polmonare) che vedrà l’intervento di esperti del settore quali o il dott. Antonio Ottobrelli, Direttore della SSCVD Insufficienza Epatica e Trapianto della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ed il prof. Mario Pirisi, Ordinario di Medicina Interna e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’ Università degli Studi del Piemonte Orientale di Novara.

La terza sessione si focalizzerà invece sulla medicina tropicale, con la moderazione dei professori Giovanni Di Perri, Direttore della Scuola di specializzazione in Malattie Infettive e Massimo Terzolo, Ordinario di Medicina Intrena, Università di Torino, e le relazioni
sui “Visiting friends and relatives” del prof. Alberto Matteelli, Associato di Malattie Infettive dell’Università di Brescia, e sulle malattie tropicali neglette del prof. Lorenzo Zammarchi, Associato di Malattie Infettive all’Università di Firenze.

La successiva sessione della giornata sarà incentrata sulla discussione ragionata e critica delle linee guida delle principali patologie cardiovascolari (come ad esempio la fibrillazione atriale, l’insufficienza cardiaca, l’ipertensione arteriosa e la tromboembolia polmonare) con interventi di due medici della di Medicina Interna di Cuneo, Chiara Brignone e Remo Melchio.

La seconda giornata vedrà la conclusione con una sessione riguardante la medicina narrativa con l’affascinate tema delle traiettorie di malattia dei pazienti. Tra i relatori e discussants si segnala la presenza dei dottori Fabrizio Elia e Franco Aprà dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, recenti autori di un articolo inerente la “Conveyor-Belt Medicine” e pubblicato sul New England Journal of Medicine, la più importante e blasonata rivista di medicina al mondo.

All’interno della seconda giornata verrà inoltre dato ampio spazio alle Letture Scientifiche: “Fra scienza e pseudoscienza, la sottile linea della verita” del prof. Francesco Cappello, Ordinario di Anatomia Umana presso l’Università degli Studi di Palermo; “Oltre i nostri confini, la Medicina Interna in Europa” del prof. Nicola Montano, Ordinario di Medicina Interna all’Università degli Studi di Milano e presidente dell’European Federation of Intrena Medicine; “Internal and Emergency Medicine, cosa si scrive oggi su una rivista scientifica? Chi sono gli autori? Chi i lettori?” del prof. Domenico Prisco, Capo Editore dell’importante rivista scientifica internazionale “Internal and Emergency Medicine”; Fare ricerca in Italia oggi, una sfida difficile ma affascinante” del Presidente Onorario di questo congresso Francesco Perticone ; “L’artrite reumatoide sieronegativa” del prof. Carlo Maurizio Montecucco, Ordinario di Reumatologia e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia.

La terza ed ultima giornata vedrà il suo “battesimo” nel corso della mattinata con 4 Letture Magistrali: la prima tenuta dal Prof Giovanni Rolla, Direttore della Scuola di Specializzazione in Immunologia clinica dell’Università di Torino, inerente l’approccio metodologico agli edemi degli arti inferiori; la seconda intitolata “Un quarto di secolo di Radiologia Interventistica a Cuneo” per celebrare i 700 anni dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, dottor Maurizio Grosso, Direttore del Dipartimento interaziendale di Radiologia, introduzione del dottor Corrado Bedogni, Direttore Generale dell’ AO S. Croce e Carle, e del Professor Giovanni Gandini, Direttore emerito dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Torino; la terza sarà tenuta dal prof. Franco Veglio, Ordinario di Medicina Interna dell’Università degli studi di Torino. l’ipertensione arteriosa resistente.

La Lettura Magistrale delle tre giornate sarà tenuta dal professor Antonello Pietrangelo, Presidente della Società Italiana Medicina Interna, uno dei più grandi esperti mondiali di emocromatosi e il metabolismo del ferro, a lungo ricercatore presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York.

La prima sessione della giornata vedrà due relazioni sulla Sarcoidosi e l’Amiloidosi, patologie a coinvolgimenti multiplo e sistemico paradigmatiche sfide diagnostiche per l’internista del terzo millennio. I due relatori di caratura internazionale, il prof. Giovanni Palladini, Direttore del Centro per lo Studio delle Amiloidosi Sistemiche del Policlinico Universitario San Matteo di Pavia, e il prof Carlo Albera, Direttore della SC Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università degli Studi di Torino, avranno l’arduo compito di rendere facile un argomento davvero ostico e confondente.

La mattinata si concluderà con un’intensa ed impegnativa sessione di aggiornamento circa le novità cliniche inerenti le principali patologie epatiche. Sotto la supervisione moderatrice di luminari del calibro del Prof. Mario Rizzetto dell’Università degli studi di Torino e del prof. Giacomo Laffi dell’Università degli studi di Firenze, si alterneranno relazioni incentrate sulla: colangite biliare primitiva, epatite autoimmune, malattia di Wilson, colangite sclerosante primitiva e sul trapinato epatico.

Il pomeriggio si aprirà con una breve ma non per questo meno importante sessione sulla terapia insulinica. Verrà eseguito un parallelismo sinottico ricco di similitudini ma anche di diversità circa il diverso utilizzo di uno stesso farmaco, l’insulina, in due realtà “cugine”, la diabetologia e la medicina interna.

A seguire l’attenzione verrà convogliata sulla seconda sessione di Medicina Narrativa che affronterà l’argomento dei sogni dei medici. Lo stesso dott. Luigi Fenoglio abbandonerà le vesti di Presidente ed Organizzate del Congresso per salire sul palco e diventare relatore con un intervento dal titolo “cosa si è smesso di sognare”. Medesima cosa per il giovane medico cuneese Marco Badinella Martini, membro della segreteria scientifica dell’evento, che intratterrà gli ascoltatori con la relazione “cosa sogna un giovane medico” e per Ugo Sturlese, illustre internista, realizzatore della Medicina d’urgenza a Cuneo, fra i padri fondatori della specialità a livello nazionale, “ cosa ha sognato un vecchio medico “.

Le tre giornate si concluderanno con una novità: la sessione finale vedrà l’esposizione di quattro casi clinici con successiva votazione telematica da parte del pubblico e premiazione con l’iscrizione alla sesta edizione della Mountain Medical School organizzata dal dottor Christian Bracco anche per il 2019 a Camoglieres, Valle Maira.

c.s.