Settantamila episodi di arresto cardiaco all’anno in Italia, per una media di 3 al giorno nella sola provincia di Cuneo. A livello nazionale, soltanto il 7% dei pazienti sopravvive, e, dopo un mese, la percentuale si abbassa ulteriormente, attestandosi appena al 3%. Numeri che fanno rabbrividire, ancor di più se confrontati con le statistiche d’oltreoceano: a Seattle, negli Stati Uniti d’America, il totale dei sopravvissuti tocca il 40%.
Un divario decisamente ampio, che trova giustificazione nelle differenze in termini di formazione a livello scolastico: in America le tecniche di primo soccorso sono entrate nelle aule fin dal 1982, da noi l’attenzione al tema sta germogliando in questo periodo.
I numeri agevolano dunque la comprensione del ruolo di assoluta importanza che riveste il progetto “A scuola di primo soccorso”, nato dall’unione di intenti di sei associazioni di volontariato (Croce Bianca di Fossano, Croce Bianca di Ceva, Croce Bianca di Garessio, Croce Rossa Italiana di Mondovì, Volontari del Soccorso di Dogliani e Gruppo Volontari del Soccorso di Clavesana), a cui, nei mesi scorsi, si è aggiunta la Pubblica Assistenza Volontari Valli Monregalesi.
NEW ENTRY
Un vero e proprio team che, dalla serata di martedì 24 settembre, data in cui si è tenuta una delle prime riunioni organizzative presso la sede del Gruppo Volontari del Soccorso di Clavesana, si è ufficialmente regalato tre nuovi innesti (e altri potrebbero giungere nelle prossime ore): si tratta del Comitato Croce Rossa Italiana Provincia Granda, della Confraternita di Misericordia di Cuneo e del VAR (Volontari Ambulanze Roero) di Canale.
CATALOGO PROVINCIALE
A rimarcare l’imprescindibilità dell’iniziativa è il suo inserimento all’interno del catalogo provinciale varato dal Provveditorato agli Studi in collaborazione con l’Asl Cn1, dedicato alla formazione extracurricolare e teso alla divulgazione del primo soccorso nelle scuole secondarie di primo grado, che potranno contattare direttamente i referenti del progetto “A scuola di primo soccorso” al fine di promuovere un’opera di sensibilizzazione nei confronti di un autentico argomento salvavita. Come già avvenuto in passato, gli obiettivi che si intendono perseguire sono l’ampliamento del bagaglio di conoscenze e l’apprendimento delle manovre salvavita, la trasmissione della catena di soccorso, l’approfondimento sul buon uso del pronto soccorso e dell’emergenza territoriale. Il progetto coinvolgerà le classi seconde delle scuole secondarie di
primo grado, con due lezioni interattive teorico-pratiche della durata di un’ora ciascuna. Saranno incluse la visione di un contenuto audiovisivo e la dimostrazione pratica, da parte degli studenti, con l’ausilio di un manichino appositamente ideato per ragazzi in età scolare.
RUOLI E COLLABORAZIONI
Da quest’anno il progetto, che annovera al suo interno anche l’organizzazione dell’edizione 2020 dell’Open Day del Soccorso, disporrà di un referente provinciale, individuato nella figura di Giorgio Bertolino, 47 anni, originario di Mondovì e attuale presidente dell’istituto “Casati Baracco” del capoluogo monregalese. Ad affiancarlo in quest’avventura saranno Davide Gasparino, confermato nel ruolo di responsabile scientifico, e Filippo Gatti, nominato coordinatore della formazione.
Avviata, inoltre, una collaborazione con il Leo Club Mondovì Monregalese, che ha sposato con entusiasmo l’iniziativa, impegnandosi a supportarla con attività che saranno rese note nelle prossime settimane.
OPEN DAY DEL SOCCORSO 2020
Nel 2020, infine, tornerà l’Open Day del Soccorso, giornata conclusiva dell’intero percorso. L’appuntamento non è stato ancora calendarizzato in via definitiva, ma avrà luogo indicativamente all’inizio del mese di giugno (sede ancora da individuare). L’anno scorso l’evento si è svolto a Carrù di fronte a una folta cornice di pubblico, con annesso record del mondo stabilito (12 ore e 14 minuti di rianimazione cardiopolmonare ininterrotta).
cs