Un “Cryptoprocta ferox” avvistato tra le colline dell’Arneis?

A Monteu Roero, segnalata la presenza di un “fossa”, il predatore del Madagascar

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Una notizia di quelle che, per certi versi, hanno il sapore del “giornalismo d’altri tempi”: quando una giusta commistione di spunti di cronaca, un pizzico di immaginazione, sprazzi di allarmismo ed elementi veritieri rappresentava la chiave magica per titoli pieni d’effetto e parecchia, sana curiosità.

Eppure, pare esserci del vero in ciò che sta accadendo e accade a Monteu Roero: con l’avvistamento, risalente a mercoledì 17 settembre, di un’esotica bestia che in teoria avrebbe poco a che vedere con l’ecosistema della Sinistra Tanaro.

Il suo nome? Il “fossa”, scientificamente detto “cryptoprocta ferox”: conosciuto da molti nel fantasioso ruolo di ferale antagonista nel film d’animazione “Madagascar” che sarebbe appunto l’ambiente adatto per tale curiosa creatura.

Il suo aspetto è quello peculiare di molti animali tipici di equilibri isolani: forme e fattezze uniche, che dalle descrizioni dei residenti lo farebbero trovare simile ad un corpo di cane con la testa di gatto, lungo circa un metro e mezzo, capace di arrampicarsi sugli alberi, di correre rapidamente, e… di fare prede.

Fuggito o abbandonato dalle spire di qualche avventato, compulsivo appassionato di animali “borderline”? Suggestione visiva? Difficile, impossibile dirlo ora con certezza: anche nel solo voler prendere in considerazione l’eventualità di una presenza reale ed effettiva del predatore malgascio.

Di certo, è improbabile e immaginoso il solo pensare che il “crypto” sia qui a caccia di lemuri, le sue prede preferite, di cui il Roero chiaramente -in più che realistica teoria- sarebbe privo. La domanda verterebbe ovviamente invece su di un altro fronte: ossia, ammesso che si tratti veramente di un “Fossa”, come abbia fatto a giungere sino alle colline monteacutesi. E’ vero che, nei mesi scorsi, in paese si era tenuto un evento fieristico con animali esotici: ma, nella memoria di chi scrive e che ne fu presente all’epoca, col beneficio del dubbio non pare di ricordare la presenza di un simile animale eventualmente in fuga.

Resta dunque un interrogativo, in queste ore, la ragione dell’apparizione testimoniata sui social networks da alcuni residenti: che asseriscono di aver visto questo quadrupede in frazione Sant’Anna, località Canton Sandri.

Effettuata la segnalazione all’autorità forestale per i possibili accertamenti, si è interpellato anche il sindaco Michele Sandri, proverbialmente attivissimo quando si tratta di emergenze sul territorio (dai fenomeni alluviovali a vicende come l’anziano ospite della casa di riposo “in fuga” lo scorso anno, l’operatività è infatti il suo pane). Al momento il primo cittadino, tra perplessità e dovere istituzionale, ha voluto interessarsi sulla questione, pur ammettendo per ora di non poter dare risposte certe.
Frattanto, si è deciso di interpellare alcuni degli abitanti nell’area sede dell’avvistamento: e molti hanno riconosciuto una certa agitazione espressa nei loro modi dagli animali domestici, nelle ore notturne, forse turbati dalla presenza di questo fantomatico shock etologico.

Notizia esotica, dicevamo: un piccolo mistero roerino, che attende ora se essere svelato o estinguersi naturalmente. Proprio il rischio che corre il “cryptoprocta”: riconosciuto tra le specie a maggior rischio di estinzione, e per cui pare improbabile una nuova frontiera evolutiva nei colli dell’Arneis.

Paolo Destefanis