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Speciale Cheese. Gianni Fogliato: «Quattro giorni, occasione unica»

Il Sindaco: «è un grandissimo investimento di tutta la città in “prodotto interno locale”»

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Da cittadino e da am­ministratore, Gian­ni Fogliato (foto) ha preso parte a tutte le edizioni di “Cheese”. Ora si appresta a vivere la prima da sindaco, con qualche onere in più, ma anche ulteriori gratificazioni.
Vista da fuori “Cheese” sem­bra un ingranaggio ben congegnato…
«È una manifestazione ultraconsolidata nel tempo, non solo sot­to aspetto organizzativo e della sicurezza, riguardo alle quali co­munque si può sempre migliorare, ma anche nella cultura, nel sentire della città. “Chee­se” si sviluppa nel cen­tro della città e non in enormi capannoni in periferia, come altrove. È un mo­men­to vissuto, prima an­cora che dagli ospiti che verranno, dai braidesi che ne sono immersi dal momento dell’allestimento sino a quando vengono smontati gli stand. Tutto ciò crea anche qualche disagio, un cambiamento nelle abitudini per qualche giorno, ma ciò non toglie che la città attenda “Chee­se” e vi partecipi sempre in modo massiccio. È un’occasione unica per portare alla ribalta la città e farla conoscere a tanti visitatori, ma anche per permettere ai braidesi di lasciarsi contaminare da una cultura internazionale straordinaria e variegata. “Cheese” è un gran­de investimento in “pil”, inteso come “prodotto interno locale”, perché consente di promuovere il ter­ritorio, il “terroir”, nel senso non solo di geografia, natura, arte, ma anche di cultura, dello spirito di questa area».
Come si prepara Bra per “Cheese”?
«Faremo in modo che Bra si presenti al meglio, cercando di es­sere una città pulita, arredata be­ne, con i fiori al posto giusto, in cui si avrà modo di visitare gli stand, ma anche di utilizzare le sedute presenti, per quello che chiamo “riposo produttivo”. Nei quattro giorni di “Cheese” si tocca l’apice di un periodo ricco di iniziative che sconfina in ottobre. Per questo occorre sfruttare l’opportunità e trarne benefìci che possano superare l’arco temporale della manifestazione».
Con che spirito si appresta a vivere la prima edizione con la fascia tricolore?
«È un ruolo che mi carica di responsabilità: che la città sia all’onore del mondo e l’evento possa essere vissuto in serenità e in piena sicurezza, che quanto seminato in quei giorni non vada sprecato nel tempo, che si facciano sentire i visitatori come a casa propria e che anche il nostro stile amministrativo sia influenzato dallo spirito di “Chee­se”. La produzione so­stenibile, l’attenzione all’ambiente sono i temi portanti di “Cheese”, ma devono essere obiettivi da perseguire anche durante tutto l’anno nella pratica amministrativa».

BaNNER
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