Don Silvio Mantelli, sacerdote salesiano noto nel mondo con l’alias di Mago Sales, creatore del Museo della magia di Cherasco che in pochi anni è diventato uno dei fiori all’occhiello dell’offerta turistica della “città delle paci” e del territorio, ha scritto la propria autobiografia, intitolata “Il rischio di essere felici”, che vanta la prefazione firmata da Oscar Farinetti.
La prima presentazione, doverosamente al Museo della magia, in via Cavour 35, a Cherasco, sarà sabato 14 settembre con inizio alle 17,30, in occasione della festa del museo.
A fianco dell’autore ci sarà Arturo Brachetti (foto nella pagina accanto, con il sacerdote), trasformista di fama planetaria che coltiva da decenni il rapporto, fatto di grande amicizia e di gratitudine, con Mago Sales.
A moderare l’incontro pubblico sarà il giornalista della Rai Matteo Spicuglia.
Poi inizierà la “tournée” promozionale. Giovedì 26 settembre, nel palazzo delle Poste
Italiane, in via Alfieri 10, a Torino, sarà emesso un annullo filatelico (timbro postale). Sarà possibile avere l’annullo con il semplice acquisto di una cartolina e del relativo francobollo. Per l’occasione saranno stampate cartoline dedicate a Mago Sales che alle 10,30 proporrà uno spettacolo per gli studenti. Alle 17 sarà inaugurata l’esposizione dedicata all’attività nel mondo di don Silvio e ai vari progetti benèfici da lui promossi, seguita dalla presentazione del libro, con Mago Sales a disposizione per le dediche.
Ci sarà anche il disegnatore satirico Vittorio Pavesio.
Sabato 26 ottobre al Circolo dei lettori (palazzo “Graneri della Roccia”. via Bogino 9, a Torino), alle 21 si terrà un’altra presentazione-conferenza con Mago Sales.
Giovedì 31 ottobre l’appuntamento sarà alla fondazione “E. di Mirafiore”, a Fontanafredda, di Serralunga d’Alba alla presenza di Oscar Farinetti. Si inizierà alle 18,30 e anche in quella occasione Mago Sales proporrà un breve spettacolo.
Don Silvio commenta: «La vita per me è stata ed è una stupenda avventura, vissuta tra sorprese e magie, a volte un po’ dolorose, ma sempre affascinanti. Confesso di aver usato più l’incoscienza che la sana preveggenza. Ho seguito più le vie del cuore che quelle della ragione. Sono stato insofferente a molte regole, a volte anche a quelle della vita religiosa, ma non ho mai rinunciato ad aiutare un piccolo della Terra, anche solo annullando, per un istante, la sua paura e il suo dolore sostituendoli con un sorriso per una magia donata. Se dovessi raccomandare qualcosa a un mio amico, gli raccomanderei la mia vita, quella passata come quella presente. Sono contento di aver scelto di “fare” l’artista mago e di aiutare così i piccoli della Terra. Sono contento di “essere” prete e salesiano. Questa non è stata certo una mia scelta. È stata una grazia di Dio e di don Bosco. Tutti due dovevano avere una grande incoscienza per scegliere me, ma poi le cose sono andate come sono andate. Sono ancora tentato di pensare che, per un inspiegabile patto con la sorte, il tempo della mia vita non sia mai passato. Sono nato piccolo e sono rimasto piccolo. Ricordo il mio primo gioco: una scatola di giochi di prestigio. Ora, a distanza di molti anni, sono ancora lì che gioco, e non mi pento. Sono contento di esistere e di vivere così. Amo la vita e tutto quello che le sta attorno. Ora, nella calma del presente, rivado indietro al passato e scopro cose meravigliose e nel passato si annidano i ricordi e nei ricordi vivono persone, paesaggi ed eventi che forse non esistono più. Il farli rivivere è come esorcizzare la morte, portare il loro spirito dal passato alla luce del presente. Ringrazio, così, i tanti che mi hanno aiutato a vivere questa stupenda avventura. Grazie a tutti coloro i quali in questi anni ho cercato di aiutare, perché così facendo mi sono arricchito. Sono diventato più prete, e ho realizzato parte dei miei sogni dando dignità alla mia speranza. Grazie, infine, a tutti coloro, e sono tanti, che mi hanno aiutato in questo cammino. Chiedo scusa al buon Dio se, nel mio percorso terreno e nelle mie scelte di vita, ho praticato di più la magia burlona che la pratica religiosa, se ho voluto più bene agli esseri umani che ai santi, se ho amato di più i piccoli della Terra che Dio, barattando così un sorriso per un pezzo di paradiso. Ne chiedo venia e perdono sapendo, che se ho imbrogliato le carte, ho pur sempre aiutato un raggio di sole a illuminare il modo. Ormai sono vecchio nell’età, sulla via del tramonto, ma ci sono tramonti che tutti si fermano a guardare. Il gioco continua e così pure il rischio di essere felici. La pensione può attendere, il paradiso no. Se da questa vita nessuno esce mai vivo, spero che la morte mi trovi vivo più che mai. Questa è la felicità: la più grande magia che auguro a tutti voi».
Mago Sales presenta la propria autobiografia
Il 14 settembre a Cherasco ci sarà anche Arturo Brachetti. E a ottobre toccherà a Fontanafredda, con Oscar Farinetti